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BELLINZONA - Negli scorsi giorni si è parlato dell’iniziativa dell’imprenditore Giovanni Frapolli che ha messo a disposizione l’ostello di Bosco Gurin per accogliere dei rifugiati.
Omar Balli, attraverso un’interrogazione inoltrata a nome del Gruppo della Lega dei Ticinesi, fa sapere che il movimento si è sempre battuta per collocare gli asilanti in zone discoste, ed è dunque d’accordo con l’ubicazione scelta. Quello che invece non piace a Omar Balli e agli altri firmatari dell’interrogazione sono le affermazioni dell’imprenditore Frapolli, che attraverso i media aveva fatto sapere che “al limite avrei ospitato i rifugiati anche gratis”. Infatti sembrerebbe, sempre secondo il leghista, che alle belle parole non siano seguiti i fatti: nel caso dell’ostello di Bosco Gurin Frapolli incasserebbe, ospitando 19 asilanti, 45’600 franchi al mese.
Nell’interrogazione si chiede al Consiglio di Stato se l’imprenditore abbia manifestato l’intenzione di ospitare gli asilanti gratuitamente o se abbia almeno proposto uno “sconto” al Cantone. In caso di risposta positiva da parte del Consiglio di Stato, i leghisti chiedono il motivo per cui non si è dato seguito alla sua offerta, mentre in caso di risposta negativa chiedono come il Consiglio di Stato giudichi l’affermazione di Frapolli sul fatto che avrebbe ospitato gli asilanti anche gratis. Domandano inoltre se il Consiglio di Stato darà seguito concretamente a queste affermazioni, pretendendo almeno uno sconto, anche alla luce degli importanti aiuti finanziari che il Cantone ha concesso a favore di varie sue iniziative imprenditoriali. Il leghista chiede inoltre quanti posti letto dispone l’ostello e quanti di questi erano occupati il 9 ottobre di quest’anno, rifugiati esclusi.
In ultimo Balli chiede a quanto ammontino gli aiuti cantonali che sono stati concessi a Frapolli per attività direttamente o indirettamente riconducibili a lui a Bosco Gurin, e per quali iniziative sono stati corrisposti.
