Continuano le indagini sulla banda che avrebbe trasferito in Ticino soldi della ristorazione cinese
CHIASSO - Rimessa in libertà la guardia di confine 45enne, ora sospesa, che era stata arrestata qualche settimana fa nell'ambito dell'inchiesta del riciclaggio di denaro che aveva portato al fermo di altre 4 persone: la moglie della stessa guardia di confine, un'altra donna, un uomo residente nel Mendrisiotto e un 30enne titolare di una società di trasferimento fondi a Lugano. Lo riferisce il CdT.
La banda aveva messo in moto negli ultimi mesi un sistema per portare soldi in Svizzera (pari a 5-6 milioni di franchi) che arrivavano da attività in Lombardia, presumibilmente ristorazione cinese ma anche proventi del giro della prostituzione. Il sistema provvedeva al trasferimento materiale e occultamento finanziario dei soldi, e la guardia di confine aveva il ruolo di segnalare eventuale controlli in dogana, nonché in alcune occasioni sarebbe stato lui stesso a far da "spallone".