Cerca e trova immobili

CANTONE«Gessatori, i padroni vogliono sfruttarvi senza nessun ostacolo»

12.10.16 - 17:10
Per Unia il «moderno modo di fare dumping» nel settore del gesso nasce «della guerra suicida basata sulla concorrenza dei prezzi»
tipress
«Gessatori, i padroni vogliono sfruttarvi senza nessun ostacolo»
Per Unia il «moderno modo di fare dumping» nel settore del gesso nasce «della guerra suicida basata sulla concorrenza dei prezzi»

MANNO - La disdetta del contratto collettivo di lavoro (CCL) del gesso da parte dell’Associazione Ticinese Mastri Gessatori e Plafonatori (ATMGP) ha mandato su tutte le furie il sindacato Unia. Che punta il dito contro uno dei promotori di questa decisione: il presidente dell’ATMGP, Giancarlo Bonifaccio.

Per Unia le ragioni che hanno spinto Bonifaccio e soci a questa decisione sono molto semplici. «A causa della guerra suicida basata sulla concorrenza dei prezzi, il margine di profitto si è pesantemente eroso», si legge sulla pagina denunciamoli.ch.

Come fare dunque a recuperare? Per Unia la manovra principale è stata quella del «declassamento brutale della forza lavoro impiegata: oggi, il 46% dei gessatori attivi sui cantieri è composto di manovali».

Per Unia Bonifaccio è uno dei principali artefici di questo processo di "trasformazione": «Il presidente dell’ATMGP, nonché membro della Commissione LIA per la parte padronale, non si è risparmiato peggiorando pesantemente le condizioni di lavoro dei gessatori, sfruttando i limiti del CCL del gesso».

Situazione nel 2015 - Il sindacato snocciola poi dei numeri: Nel 2015, la CPR SA (di Bonifaccio) disponeva di 29 dipendenti attivi nel gesso, 16 dei quali manovali, pari al 55,17% della forza lavoro usata.« Non male per il massimo rappresentante di un’associazione, l’AMTGP, la quale statuariamente dovrebbe promuovere "l’incremento della formazione degli apprendisti e degli operai specialisti della categoria"».

Situazione nel 2016 - La CPR SA, nello stesso periodo, aveva un solo gessatore con qualifica, al quale secondo Unia è stato “imposto” un accordo salariale: invece di un salario orario di base di 29,60 CHF, il lavoratore ha ricevuto 25.60 CHF/ora, praticamente un salario da manovale «e lo è diventato realmente nel 2016, quando gli è stato abbassato a 24,60 CHF/ora». CPR SA, infine, non ha un capo gessatore.

Nel 2016 la situazione peggiora. I lavoratori calano a 23 unità. I manovali impiegati passano da 16 a 10, pur sempre pari al 43,48% dell’intero effettivo. A 12 operai, inoltre, il salario viene ridotto, portato al minimo della categoria professionale alla quale appartengono. «Alcuni di questi - sottolinea Unia - lavorano alle dipendenze di Giancarlo Bonifaccio anche da più di 20 anni».

La denuncia - Non sarebbe tutto. Lo scorso 7 ottobre, il sindacato OCST ha denunciato la presenza su alcuni cantieri di operai della ditta SBSicurezza Sagl, al 95% di proprietà del presidente dell’ATMGP, impiegati come gessatori, ma non alle condizioni previste dal CCL del gesso. «Sui banchi della commissione paritetica cantonale del gesso (CPC) c’è un rapporto che dimostra inequivocabilmente come il presidente dell’ATMGP abbia aggirato in maniera grave e ripetuta il CCL del gesso», prosegue il sindacato.

Bonifaccio, intanto, smentisce la denuncia sindacale, affermando che dimostrerà come gli operai della SBSicurezza Sagl non erano presenti in cantiere come gessatori.

«Impresa impossibile - per Unia - Nel 2016, sono stati “trasformati” in garzoni, in estranei al ramo, meglio in “posatori di porte e serrature”. Una riconversione professionale ultra-rapida che tanfa atrocemente di moderno dumping».

La "stoccata" finale - L'ultima stoccata, per il sindacato, sarebbe la disdetta del CCL gesso, «legittimando tale posizione intransigente con la necessità di “modernizzare” le condizioni di lavoro nel settore. Il loro concetto di “modernizzazione” è molto elementare: un ritorno al passato, quando i padroni potevano sfruttare senza nessun ostacolo la forza lavoro impiegata».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE