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VERNATEL'appartamento del delitto è vuoto da ben quattro anni

16.07.14 - 08:00
L'omicida di Mauro Giuseppe Vitale è stato catturato. Eppure per papà Egidio i problemi non sono finiti: "Nessuno vuole entrare in questa casa"
Foto Tipress
L'appartamento del delitto è vuoto da ben quattro anni
L'omicida di Mauro Giuseppe Vitale è stato catturato. Eppure per papà Egidio i problemi non sono finiti: "Nessuno vuole entrare in questa casa"

VERNATE - Un appartamento di lusso, ampio, spazioso. Tre locali, 140 metri quadrati, in ottima posizione, a Vernate, nel Malcantone. Eppure nessuno ci vuole andare ad abitare. Perché lì dentro, nella notte tra il 22 e il 23 febbraio 2010, è stato commesso un delitto atroce; quello di Mauro Giuseppe Vitale. E ora che la giustizia è finalmente riuscita a mettere in manette l’autore dell’omicidio, Egidio, il papà di Mauro Giuseppe, si sfoga. “È impossibile lasciarsi il dramma alle spalle con questo appartamento che ci è rimasto sul groppone. Ogni volta che me ne devo occupare, la ferita si riapre”.  

Quella telefonata dal Ticino gli ha restituito un po’ di serenità. Egidio Vitale, da Fahrwangen, nel canton Argovia, tira un lungo sospiro di sollievo. Ma non dimentica. “Nessuno mi ridarà mai mio figlio. Il dolore resta”. Egidio non conosce il 38enne rumeno reo confesso. Non l’ha mai sentito nominare. “Però sono contento che l’abbiano preso. A un certo punto temevo che la polizia non si stesse più interessando del caso. Mi sbagliavo. Ora spero che la giustizia faccia il suo corso”.

I problemi, però, non sono finiti per Egidio. Perché l’appartamento del Summer Village di Vernate non ha ancora un inquilino. “Non riusciamo né a venderlo, né ad affittarlo. Se ne sono occupate varie immobiliari, invano. Quando gli interessati vengono a sapere che lì dentro è stata uccisa una persona, si fanno da parte. Psicologicamente si bloccano. In quattro anni ho speso oltre 100.000 franchi in tasse e interessi. È uno sfinimento. Non è solo una questione di soldi, il fatto è che per me è un fardello pesante. Vorrei tanto che qualcuno mi desse una mano”.        

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