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LUGANOLa Lugano che vuole diventare "città mercato"

28.04.14 - 20:12
Cosa c'entra il concetto fieristico di "città mercato" con Expo 2015, che ha come tema la nutrizione? Il sindaco Marco Borradori risponde
Foto d'archivio (Keystone)
La Lugano che vuole diventare "città mercato"
Cosa c'entra il concetto fieristico di "città mercato" con Expo 2015, che ha come tema la nutrizione? Il sindaco Marco Borradori risponde

LUGANO - Lugano città mercato. E' questo l'obiettivo dichiarato dal Municipio questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Civico di piazza Riforma. Ed Expo 2015 è un'occasione da non perdere, non c'è referendum che tenga per mettere in vetrina la città sul Ceresio. Il sindaco Marco Borradori, il segretario generale Mauro De Lorenzi e il Direttore del Dicastero Giovani ed Eventi Claudio Chiapparino sono stati chiari: Lugano ha bisogno di trovare nuovi facoltosi clienti forestieri per riuscire a promuovere lo sviluppo delle sue attività economiche. Che arrivino dalla Cina, dagli Stati Arabi del Golfo, o da altre parti poco importa.

Una città che si trasformerà l'anno prossimo in un "giardino del mondo". E' stato chiamato così, senza peccare di un briciolo di presunzione, il progetto che trasformerà strade, piazze e parchi di Lugano in un tripudio di colori della natura. A dominare sarà il colore verde. I prati e i balconi fioriti vanno bene, per carità,  ma Lugano - come ha sottolineato il Segretario Generale Mauro De Lorenzi - ha bisogno di rinconvertirsi urgentemente. Deve abbandonare la monocultura della finanza. E' una necessità. E allora ecco che si ritorna al concetto di "città mercato". Al sindaco Borradori abbiamo chiesto se questo approccio non possa risultare controproducente per l'immagine di una città che ridurrebbe il significato di questa promozione d'immagine al mero fine utilitaristico. In altre parole, abbiamo chiesto se, parlando di mercati da conquistare, di Cina, di capitali da attrarre e da mettere in piattaforma nell'incontro di interessi tra domanda e offerta e di pubblico e privato (su modello di Winterthur), non si rischia di mettere in secondo piano il vero tema di Expo 2015, ossia quello sulla nutrizione sana e sulla sua produzione sicura e per tutti gli abitanti della Terra.

"Il nostro obiettivo principale è di farci conoscere. Ed è utilitaristico, è vero, perché lo scopo è quello di attirare turisti affinché tutta Lugano ne benefici. Ma il nostro scopo non si limita a questo". Per Borradori è importante che Lugano svolga un ruolo di sostegno a Milano. "I rapporti del Municipio luganese con la dirigenza di Expo, Milano e la Lombardia sono ottimi e ciò permette a Lugano di fungere da appoggio al loro lavoro". "Per carità, non fraintendiamo. Noi non vogliamo metterci in competizione con Milano" - ha precisato il Sindaco - "ma essere dei partner, in quanto il capoluogo lombardo non sarà in grado, a detta dell'amministrazione, di poter assorbire tutto quello che avviene". Ed è in questo contesto che entra in scena Lugano, che fungerebbe come una sorta di vaso comunicante al flusso dei turisti che arriveranno da tutto il mondo: "Per Milano è ideale avere dei luoghi e delle città vicine a Expo dove i turisti possano accedere. Quello che noi possiamo offrire è un territorio, un paesaggio naturalistico unico, con laghi e valli verdi totalmente differenti dalla realtà di pianura, in pochissimi minuti da Milano". Borradori poi ha ricordato che la città sul Ceresio, oltre alle bellezze paesaggistiche, ha molto da offrire, a cominciare dall'ottima qualità di vita: "Abbiamo cultura, eccellenze sanitarie, scientifiche ed universitarie di eccellenza".

E sul rischio di dimenticarsi del tema principale dell'expo, ossia un'economia sostenibile che preservi la bio-diversità, garantisca una produzione di qualità e una sicurezza alimentare per tutti? "Questo concetto interessa anche a noi. Che Lugano possa diventare una città sostenibile dal profilo della nutrizione, della energia, è importantissimo. Ritengo, tuttavia, che siano il Canton Ticino, insieme a Vallese, Uri, Grigioni e Confederazione ad essere in prima linea per soddisfare questo indirizzo. Anche se il nesso tra la nostra azione e il tema di Expo 2015 non è evidente in maniera netta, il nostro progetto vuole andare in tal senso, ossia raggiungere lo scopo di avere una città sostenibile sotto il profilo ambientale, più di quanto lo è attualmente".  

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