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Le due associazioni ambientaliste si oppongono alla proposta di pianificazione del comparto presentata dal Comune di Mendrisio
MENDRISIO - No alla proposta di pianificazione del comparto Valera. L'ultima piccola oasi di verde del Mendrisiotto rischia di essere cementificata e Pro Natura e WWF si oppongono alla variante del Piano Regolatore proposta dal comune di Mendrisio, in quanto risponderebbe "solo parzialmente alla vocazione di polmone verde".
Secondo le associazioni ambientaliste "l’area di Valera presenta nel suo insieme un valore ecologico e paesaggistico molto elevato, imperniato sul corso del Laveggio, e assume un ruolo di corridoio ecologico d’importanza nazionale tra il San Giorgio, la piana del Laveggio e la Valle della Motta (rete nazionale REN). Ancora più elevato è il suo potenziale di valorizzazione ecologica e paesaggistica e di recupero agricolo. A parere di Pro Natura e WWF questo potenziale va colto integralmente, anche a compenso delle possibilità di urbanizzazione del Mendrisiotto, oggi eccessive".
In una zona ormai urbanizzata e antropizzata densamente, secondo WWF e Pro Natura "la giustificazione dell’edificazione non regge più di fronte ai nuovi disposti di legge votati dal popolo svizzero nel febbraio 2013, che precludono il sovradimensionamento delle zone edificabili già sovrabbondanti, come nel Mendrisiotto".
"Inoltre - aggiungono le associazioni ambientalista - già i disposti in vigore precedentemente impongono un contingente minimo di superfici d’avvicendamento colturale (SAC), non ancora dimostrato dal Cantone. In merito al ridimensionamento delle aree industriali e artigianali, il cui fabbisogno nel Mendrisiotto è alimentato in gran parte dalle possibilità di impiego di personale estero, andrà debitamente tenuto conto della recente votazione sull’immigrazione che inevitabilmente si ripercuoterà sui nuovi calcoli del fabbisogno, così come un’eventuale accettazione dell’iniziativa per i salari minimi".
In base a questi presupposti WWF e Pro Natura chiedono che:
il comparto Valera venga integralmente pianificato quale area di valorizzazione ecologica e paesaggistica e di recupero agricolo;
che a questo scopo non venga ammessa alcuna nuova edificazione;
che le costruzioni non più utilizzate secondo lo scopo originario vengano smantellate;
che per il piccolo settore, precedentemente assegnato alla zona edilizia secondo i parametri della LPT, si valuti la possibilità di un dezonamento.
