LOCARNO"Basta jets ed elicotteri nel Piano di Magadino"

LOCARNO - Il WWF della Svizzera italiana, Pro Natura Ticino, Ficedula e le rispettive organizzazioni nazionali chiedono che i disturbi dell’Aerodromo di Locarno Magadino verso la popolazione e le Bolle di Magadino vengano drasticamente ridotti e che di conseguenza la pista in duro non venga allungata nemmeno d’un metro. Il prospettato “contenimento” dei decolli ed atterraggi civili a 55000 all’anno permetterebbe un aumento di quasi il 40 per cento dei movimenti aerei complessivi rispetto ad oggi .

Sotto accusa in particolare sono i jet e gli elicotteri, che invece il Cantone vuole attirare a Locarno allungando la pista in duro e costruendo nuovi hangar. Le associazioni chiedono di lasciare la pista com’è, senza allungarla nemmeno d’un metro. La proposta federale permetterebbe addirittura di aumentare il numero dei movimenti aerei (decolli ed atterraggi) da meno di 40 mila nel 2012 (già troppi!) a 55 mila con un aumento di quasi il 40 per cento. Per le associazioni questo "significa che nei giorni di bel tempo vi sarebbero centinaia di movimenti quotidiani e un rumore praticamente ininterrotto su tutta la plaga locarnese e il Piano di Magadino. Esso toccherebbe 60 mila persone per appagare l’interesse di un’esigua minoranza".

Secondo le associazioni, inoltre, "l’esame d’impatto ambientale ha dimostrato che già l’esercizio attuale crea troppo disturbo, ma i responsabili dell’Aerodromo continuano a negarne l’evidenza e a minimizzare il rischio d’impatto degli aerei con gli uccelli in volo. Invece di ridurre i movimenti nei periodi a maggior rischio, il Consiglio federale si riserva misure per la sicurezza aerea fuori dal perimetro dell’aerodromo e quindi anche in zona protetta".