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LUGANOWine Boat Lugano: sul battello alla scoperta dei piccoli produttori

21.03.24 - 21:13
Un'occasione unica per conoscere da vicino il mondo del vino in una location davvero speciale.
Wine Boat Lugano
Wine Boat Lugano: sul battello alla scoperta dei piccoli produttori
Un'occasione unica per conoscere da vicino il mondo del vino in una location davvero speciale.

LUGANO - Un battello ormeggiato al molo dell’ex hotel Excelsior, 40 produttori di vino e circa duecento etichette. È quanto potranno aspettarsi coloro che prenderanno parte all’evento enogastronomico che domenica 24 e lunedì 25 marzo animerà la città di Lugano. Dalle 11 alle 18, il Wine Boat Lugano, in collaborazione con la Società di Navigazione Lugano, consentirà ad appassionati, intenditori o, semplicemente, curiosi di immergersi nella cultura del vino.

L’idea è nata da Nikita Ehrbar, titolare di Spirit of Wine SA, azienda di distribuzione di vino con sede a Vezia, che ormai da sei anni cerca di portare sul territorio una ventata di innovazione, come? Intercettando le tendenze di mercato e proponendo ai suoi clienti i vini prodotti da piccole aziende. Questo perché, spiega, «i consumatori chiedono ormai prodotti con un buon rapporto qualità-prezzo, senza però voler spendere grandi cifre. Ecco dunque la ragione per cui vale la pena scoprire il mondo dei piccoli produttori».

Una realtà che sarà possibile conoscere da vicino al Wine Boat Lugano. «L’evento - continua l’organizzatore - consentirà di incontrare i viticoltori che seguono con cura e dedizione ogni passaggio della produzione, dalla vigna al calice». Una scelta dovuta dal fatto che «il mercato del vino si sta evolvendo. Il consumatore è molto più informato e, soprattutto, curioso».

Dopo aver preso il calice all’ingresso, omaggio da portare a casa, si potrà partire alla scoperta dei produttori provenienti da Ticino, Italia, Francia, Slovenia e Spagna. Tra gli altri, «ci saranno anche gli orange wine e non mancheranno il prosecco da Valdobbiadene e le bollicine da Alta Langa, Franciacorta, Alsazia e Champagne».

Ci saranno «vini da sentori sinceri, ma allo stesso tempo ricchi e in grado di emozionare». Ben lontani da quelli cercati un tempo. Sottolinea, infatti, che i gusti degli amanti del buon vino stanno cambiando: «Per esempio, in Ticino, sta finendo l’era dei vini troppo barricati. Si cercano vini che raccontano il territorio di grande eleganza piuttosto freschi, minerali e di pronta beva; prodotti che non distraggono dalla convivialità, bensì che la accompagnino».

Un obiettivo non semplice da raggiungere, «in particolare - puntualizza - in alcune zone vitivinicole produttori ed enologi, per via dell'innalzamento delle temperature, dovranno riuscire a bilanciare e integrare sempre meglio la parte alcolica e l’acidità». Un tema molto sentito, da affrontare insieme a chi vive quotidianamente il cambiamento climatico, tra un bicchiere di vino e l’altro. Affiancato, perché no, da delle ostriche selezionate o da del caviale nero che si troveranno in una apposita area dedicata agli assaggi gastronomici. Ci saranno poi «piatti a base di tartufo, formaggi e salumi» che si potranno assaporare aggiungendo, per ogni stand, dei ticket da otto franchi l’uno.

Insomma, calice in mano e… si parte.

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