Singolare furto in uno dei più noti locali ricreativi del Luganese. La mamma del bimbo: «Video sorveglianza scadente». La replica: «Non siamo baby sitter»
NORANCO – Stava festeggiando il suo settimo compleanno al San Francisco Bowling di Noranco. Ma quando è arrivato il momento di aprire i regali, per un bimbo del Luganese c’è stata un’amara sorpresa. Tutto quanto, comprese le decorazioni, era sparito. A raccontare la vicenda è la mamma del bambino. «Sono amareggiata per quanto accaduto – ammette –. Non è possibile che in un locale così frequentato, ci sia una video sorveglianza tanto scadente».
Bibite e pizza in allegria – L’episodio risale a giovedì 3 ottobre. Il singolare furto dovrebbe essere stato commesso tra le 18 e le 19.15. «E pensare che in quella fascia oraria – riprende la mamma – non eravamo in tantissimi all’interno della struttura. Al compleanno erano invitati 7 bambini, c’erano anche alcuni dei loro genitori. Fino a quel momento era andato tutto bene. Con bibite e pizza. C’era tanta allegria».
Il festeggiato che piange – Poi, la mazzata. Quel tavolo, che fino a poco tempo prima era imbandito, ora è vuoto. Il festeggiato scoppia a piangere. Gli invitati guardano nel vuoto, frastornati. «Non sapevo cosa fare – sospira la nostra interlocutrice –. Ho saldato il conto e ho chiesto spiegazioni. Non ho trovato particolare sensibilità sinceramente. Il personale era dispiaciuto, certo. Ma qualcuno poteva dirci che, visto l’inconveniente, ci avrebbe regalato una partita gratuita, o qualcosa del genere».
Segnalazione alla polizia – Nulla di tutto ciò. Anzi. La mamma luganese si trova di fronte a un muro. «Ho chiesto, in seguito, al personale di potere guardare le registrazioni delle telecamere. Hanno cominciato a dire che si vedeva sfocato e che dovevo aspettare il proprietario. Ho segnalato la questione alla polizia. Non tanto per i regali in sé. Ma perché se gira gente che si diverte a rubare regali ai bambini va fermata».
Dalle registrazioni non si vede nulla – Interpellato da Tio/ 20 Minuti, uno dei collaboratori dell’esercizio pubblico si dimostra parecchio irritato. E minimizza l’accaduto. «Non siamo baby sitter. Cosa dovremmo fare? Io le registrazioni delle telecamere le ho guardate. Non si vede niente. Ci dispiace tanto per i bambini, ma più di questo non possiamo fare. È un locale pubblico e queste cose purtroppo possono accadere».
“Pacchetto” amaro – Una risposta che irrita ancora di più la mamma protagonista della vicenda. La donna si pone tante domande: «Ma che argomentazioni sono? E se ci fosse stata una rissa? Anche in quel caso la videosorveglianza non sarebbe servita a nulla, perché si vede sfocato? In quel posto non si è tutelati, devo dedurre questo? Non ho parole. Perlomeno, dal momento che loro stessi vendono i “pacchetti compleanno”, avrebbero dovuto avvisarci sul fatto che i nostri oggetti non potevano essere lasciati incustoditi».