Aumentano in Ticino le persone a carico del sostegno sociale. C'è chi trova la forza di reinventarsi. Ma le regole dell'Ussi non aiutano
MASSAGNO - La speranza di Sebastiano Calandra è una Renault Kangoo rossa che lo guiderà fuori dall'assistenza. È un bravo autista, ma la strada è tortuosa. In Ticino i titolari di prestazioni assistenziali aumentano senza sosta: gli ultimi dati del Dss parlano di 7198 persone, in aumento del 4.5 per centro agosto su agosto.
Working poor e intraprendenza - Tra questi ci sono anche 1100 “working poor”: persone parzialmente occupate che a fine mese da sole non ci arrivano, e hanno dovuto ricorrere all'aiuto pubblico. Calandra sta facendo il percorso opposto. A bordo del suo minivan corre le strade del Luganese trasportando passeggeri svantaggiati a una tariffa sociale simbolica: 70 centesimi a kilometro. Il servizio di trasporto anziani è fornito da tempo dal sindacato Ocst ma «mancava un mezzo per i disabili, così ho pensato di offrire questo servizio» racconta il 55enne di Massagno.
Dalla vendita alla Kangoo - Dopo un anno in assistenza, l'ex impiegato alla vendita ha capito che doveva reinventarsi. «Alla mia età e con molta esperienza alle spalle la risposta è sempre la stessa: costi troppo, non possiamo assumerti». Così Calandra ha setacciato gli annunci di auto sul web, con 7mila franchi presi in presito da «un conoscente che ha creduto in me» ha acquistato oltre Gottardo una Kangoo usata del 2007 (70mila km) attrezzata con una pedana per i portatori di handicap, e si è buttato.
«Così non ci incoraggiano» - L'idea è di farlo diventare «un vero lavoro» spiega, affiancando corse in proprio al servizio per il sindacato. Gli introiti verranno scalati dall'assegno d'assistenza, all'inizio: ma gli ostacoli non sono finiti. «L'Ussi mi ha dato un tempo massimo di sei mesi, poi dovrò scegliere: mantenermi da solo, o tornare interamente in assistenza». È la regola, ma secondo il 55enne così «non si incoraggia l'intraprendenza, al contrario. Avviare un'impresa richiede tempo». Lui di stare senza far niente non vuole saperne, ed è pronto a rischiare. Ma per quanti vale lo stesso?