Maternità in età sempre più avanzata. Con rischi per la salute e costi per la sanità. L'analisi del medico Alessandro Santi
LOCARNO – Le neo mamme ticinesi? Sempre più “vecchie”, stressate e costose per il sistema sanitario. È quanto emerge, in sintesi, dall'analisi di un trend che vede le donne della Svizzera italiana partorire il primo figlio in età sempre più avanzata. A titolo di esempio: nel 1971 l'età media in cui si diventava mamme per la prima volta era 25,5 anni. Oggi è 30,7 in Ticino, 31,1 in Svizzera. «E la tendenza non si invertirà – sostiene Alessandro Santi, medico primario e responsabile del Centro cantonale di fertilità –. Queste scelte possono portare rischi per la salute della donna e importanti costi per la sanità».
Stress da formazione e da lavoro – Secondo i dati del rapporto “Famiglie svizzere 2017”, pubblicato dall’Ufficio federale di statistica, il numero di famiglie senza bambini nella Confederazione sarebbe più che raddoppiato negli ultimi 40 anni. Le donne svizzere, tendenzialmente, vogliono avere un figlio, al massimo due. E lo vogliono avere tardi. «Nella nostra società è ormai molto difficile diventare genitori prima dei 30 anni. Spesso si dà la priorità alla carriera lavorativa. La donna, in ogni caso, porta lo stress da formazione e da lavoro nel suo percorso di maternità. Questo può causare complicazioni ulteriori».
Un pensiero che arriva tardi – Nei Paesi scandinavi l'età media in cui si inizia un trattamento per la fecondazione in vitro è inferiore ai 30 anni. In Svizzera si aggira attorno ai 37 anni. «Significa che le donne svizzere pensano tardi alla maternità. In altri Paesi ci si rende conto di non essere fertili molto prima e le possibilità di sostegno alla famiglia sono più ampie di quelle presenti in Svizzera. Per fortuna qualcosa negli ultimi anni si sta muovendo anche da noi».
Sempre più neo mamme over 40 – Negli anni '70 le neo mamme "over 34" rappresentavano solo l'11% della popolazione. Adesso il 31,2%. «Il problema – dice Santi – è che dopo i 35 anni la fertilità della donna diminuisce parecchio. Aumenta, invece, esponenzialmente il rischio di aborto spontaneo. Oggi sono centinaia le donne che partoriscono anche dopo i 40 anni. Alcune in modo naturale, molte grazie alla fecondazione in vitro. Ovviamente più la donna è in avanti con gli anni, più cresce il rischio di complicazioni. E di conseguenza i costi sanitari lievitano».
Sostegno psicologico – E c'è anche un altro aspetto da considerare. Santi lo evidenzia bene: «A volte il bambino non arriva. L'attesa diventa logorante per la coppia, in particolare per la donna. E genera frustrazione e senso di inadeguatezza. Per alcune è un vero dramma personale. Sovente abbiamo a che fare con donne che necessitano anche di un sostegno psicologico. È uno dei grandi problemi della donna moderna».