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VERSCIO«Noi che siamo venuti dall'estero per Dimitri»

20.07.16 - 10:52
Ragazzi e ragazze che sono arrivati fino a Verscio per frequentare la Scuola di Dimitri. Ecco perché lo hanno fatto
«Noi che siamo venuti dall'estero per Dimitri»
Ragazzi e ragazze che sono arrivati fino a Verscio per frequentare la Scuola di Dimitri. Ecco perché lo hanno fatto

VERSCIO - Sono arrivati da ogni angolo del mondo pur di conoscere il maestro. Pur di apprendere un pezzo della sua arte. Ragazze e ragazzi che sono arrivati a Verscio per frequentare la Scuola del Teatro Dimitri. Qui hanno vissuto. Qui hanno imparato il mestiere, e oggi portano in giro per il mondo qualcosa di Dimitri.

G. Ben Fred da San Francisco
«Ero studente in Toscana. Lì ho visto uno spettacolo molto bello degli studenti della scuola Teatro Dimitri, e mi ha spinto a fare un’audizione per venire a Verscio. Ero molto felice quando hanno deciso di accettarmi. Uno degli aspetti stimolanti della scuola Dimitri è stato quello inerente l’approccio che si ha nella possibilità di un lavoro indipendente, con un grande supporto ai progetti individuali, che ti permette di scoprire l’artista che sei».

Alvise Lindenberger da Berlino
«Alla scuola di Dimitri ho studiato teatro di movimento, uno studio molto ampio e variegato. Lì ho imparato l'improvvisazione teatrale dove, stando con gli occhi chiusi, si seguono e ascoltano gli impulsi provenienti da un partner».

Selma Roth da Malters, vicino a Lucerna
«A Verscio ho frequentato il programma Master in Physical Theatre. Sono arrivata qui dopo aver fatto studi di mimo all’estero. I momenti più belli sono stati quando ci siamo incontrati come studenti del primo anno e ognuno veniva da un paese differente: Stati Uniti, Canada, Italia, Israele e Svizzera. Ognuno portava un mondo diverso, anche dal punto di vista teatrale: le maschere, il Physical Theatre, la danza, il mimo».

Aude Lorrillard, sud della Francia
«Sono venuta in questa scuola perché volevo mettere insieme i diversi pezzi del puzzle che stavo componendo: il lavoro intellettuale, quello fisico, il teatro,
la musica, il circo… Amici svizzeri mi hanno proposto di provare a venire a Verscio, e sono venuta. Il momento più bello è stato durante un corso di improvvisazione, durante il quale cis iamo uniti tra studenti, ci siamo aperti ancora di più».

Lianca Pandolfini, Italia
«Sono venuta a Verscio perché mi interessava, di questa scuola, la possibilità di conciliare nella creazione artistica forme di espressione diverse, in modo da vedere il teatro in una prospettiva più ampia. A Verscio ho fatto un master in Physical theatre».

Diana Meierhans, Losanna
«Sin da piccola, quando vedevo uno spettacolo dei suoi studenti, mi dicevo che era quello che volevo fare anche io. Ma soprattutto m'interessavano le varie materie insegnate, che ti permettono di diventare polivalente. Sono sempre stata abbastanza introversa: in effetti forse cercavo un modo di uscirne diventando qualcun altro. Ma ora so che gli attori non diventano altro da sé: prendono sempre qualcosa di proprio per poi svilupparlo e trasformarlo».

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