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SVIZZERA / TICINOSettimane da incubo per l'asse Nord-Sud

07.06.12 - 16:47
La chiusura della linea ferroviaria del San Gottardo sposterà moltissimo traffico merci su gomma. Allarme sull'A2, e presto arriveranno i turisti...
Foto Keystone Urs Flueeler
Settimane da incubo per l'asse Nord-Sud
La chiusura della linea ferroviaria del San Gottardo sposterà moltissimo traffico merci su gomma. Allarme sull'A2, e presto arriveranno i turisti...

GURTNELLEN - Si confermano tempi lunghi di ripristino due giorni dopo la frana che ha investito la linea ferroviaria del San Gottardo in territorio di Gurtnellen (UR): le FFS parlano di un mese circa. A soffrirne sarà il traffico passeggeri, ma ancor più il traffico merci, con la temuta prospettiva di una invasione di camion sull'asse Nord-Sud.

Roccia pericolante - Altri 500 metri cubi di roccia rischiano di crollare dopo i 2-3000 staccatisi martedì. Ciò rende pericoloso il recupero del 29enne operaio urano ancora sepolto sotto la frana, come pure i lavori di ripristino. La roccia potrebbe cadere anche da sola ma con una probabilità del 99% sarà necessario ricorrere alle mine, ha detto oggi all'ats il portavoce delle Ferrovie federali Christian Ginsig. Secondo le attuali valutazioni, l'operazione dovrebbe avvenire a metà della settimana prossima.

Ancora non è chiaro come e quando l'operaio rimasto sepolto potrà essere estratto dai sassi e terriccio che lo ricoprono. Le FFS hanno evocato ieri la possibilità di usare un escavatore telecomandato. Oggi Ginsig ha però esortato a non aspettarsi troppo da una simile operazione: la zona della frana nella stretta valle della Reuss non è facilmente accessibile e non è detto che l'escavatore possa lavorare senza causare ulteriori scoscendimenti.

Se l'impiego della macchina non fosse possibile o non avesse successo, ci vorrà ancora del tempo prima che sia possibile estrarre il corpo del 29enne. L'operaio lavorava per una delle due imprese edili che stavano effettuando lavori di protezione dopo che già in marzo c'era stata una frana.

Disagi per traffico passeggeri - Fino al ripristino della linea si prospettano gravi disagi per il traffico passeggeri, tanto più che l'interruzione della linea cade nel pieno della stagione delle gite scolastiche, durante la quale molte classi svizzerotedesche si spostano a sud delle Alpi.

A chi è diretto a sud in provenienza da Basilea, Olten, Aarau e Berna le FFS consigliano l'asse del Sempione. Per chi proviene da Zurigo e Lucerna sono a disposizione treni regionali e autobus sostitutivi tra Flüelen (UR) e Göschenen (UR). Da 15 e 20 autobus fanno la spola tra i due villaggi, nel fine settimana dovrebbero essere ancora di più. Un problema sono gli spazi ristretti di manovra e parcheggio disponibili alla stazione di Göschenen, rilevano i giornali "Der Bund" e "Tages-Anzeiger". Secondo le FFS sono da prevedere da 60 a 90 minuti di viaggio supplementari.

Per ulteriori informazioni sono a disposizione il numero telefonico gratuito 08000 99 66 33 e il sito internet www.ffs.ch. Nelle grandi stazioni sull'asse Nord-Sud è inoltre stato rafforzato il personale per consigliare i viaggiatori.

Traffico merci in difficoltà - Ancora più grave è la situazione sul fronte del traffico merci. Sono circa 120 - 60 per direzione - i treni merci che percorrono giornalmente la linea del San Gottardo e solo una dozzina possono essere dirottati sulla linea del Sempione, dove da tempo sono in corso lavori di risanamento. Questa linea è attualmente percorsa da circa 115 treni merci, precisa il portavoce delle FFS Ginsig.

Parecchi treni sono bloccati all'estero e si cercano freneticamente vie alternative, in particolare quelle del Moncenisio (Francia/Italia) e del Brennero (Austria/Italia). Le capacità disponibili sono però limitate. Al Brennero sono per di più previsti, dalla settimana prossima, lavori di risanamento, ragione per cui viene presa in considerazione, ancora più a Est, addirittura la linea dei Tauri, benché molto lontana.

Ritorno dalla ferrovia alla strada - "Non è il caso di farsi illusioni: le merci si trasferiscono anche sulla strada", rileva Christian Ginsig. Irmtraud Tonndorf, portavoce della ditta Hupac, teme addirittura una nuova "migrazione" a lungo termine dalla rotaia al trasporto su gomma.

L'impresa svizzera trasporta container e rimorchi di camion per ferrovia soprattutto lungo la linea del San Gottardo. Dei suoi 30-40 convogli giornalieri può "dirottarne" attualmente solo il 30 per cento circa. "I nostri clienti si sono adattati al trasporto combinato con la ferrovia", rileva la Tonndorf. Se le imprese devono riorganizzarsi c'è il rischio che poi non tornino a utilizzare la rotaia una volta che la situazione si sarà normalizzata. "È una brutta cosa per il trasferimento (del traffico di transito) dalla ferrovia alla strada", commenta la portavoce della Hupac.

Ats
 

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