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TICINOFinanziamento dei partiti, il Consiglio di Stato "copre" la Lega?

08.05.12 - 18:16
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Finanziamento dei partiti, il Consiglio di Stato "copre" la Lega?

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato approva la violazione della legge da parte della Lega dei Ticinesi in materia di trasparenza nel finanziamento dei partiti? E' quanto chiede un gruppo di parlamentari, primo firmatario il deputato socialista Nenad Stojanovic.

Il terreno di scontro dal quale si parte è ancora una volta il dibattito che riguarda media, politica e attacco alle persone. Il Consiglio di Stato il 2 maggio ha stigmatizzato l'attacco del Mattino della Domenica nei confronti di Giovanni Orelli. Tuttavia, solo quaranta giorni prima, il Governo aveva risposto ad un'interrogazione che "non sia competenza del Consiglio di Stato giudicare eventuali lesioni della personalità [nei media], tant’è vero che tale violazione deve semmai essere fatta valere in sede civile ed è perseguibile penalmente unicamente dietro querela di parte".

E qui si torna al dualismo PS-Lega. "Il Consiglio di Stato finora non ha fatto nulla per sanzionare possibili violazioni delle leggi vigenti da parte di un movimento politico – ossia la Lega dei Ticinesi – proprio per il tramite di questo medesimo giornale, che è il suo principale organo di comunicazione. Ci riferiamo all’articolo 114 della Legge sull’esercizio dei diritti politici (LEDP) secondo cui «i partiti e i movimenti politici comunicano annualmente alla Cancelleria dello Stato l’ammontare dei finanziamenti che eccedono la somma di fr. 10’000. annua e l’identità dei donatori» (art. 114, cpv. 1, LEDP), delegando proprio al Consiglio di Stato (art. 114, cpv. 3, LEDP) la facoltà di decidere di sanzionare i partiti o i movimenti politici che non rispettano tale legge".

Da quattro anni, affermano Stojanovic e colleghi, il Consiglio di Stato deve dare una risposta ad un'interrogazione che segnalava finanziamenti al partito di Bignasca ben superiori ai limiti di legge da parte di società anonime. "Non possiamo che pensare che con il suo rifiuto di entrare nel merito di una possibile violazione della legge, il Consiglio di Stato, stando alla massima «chi tace acconsente», di fatto approvi il mancato rispetto della legge da parte della Lega dei Ticinesi".

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