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L'ASA, l'Associazione arbitri ticinesi lanciano l'allarme e avvertono: "Se continua così prenderemo decisioni forti e incisive"
BELLINZONA - C'è malumore e sconforto tra gli arbitri ticinesi. I continui casi di violenza sui campi del calcio minore ticinese preoccupano tutta la categoria. L'ASA Regione Ticino, L'Associazione degli Arbitri svizzeri in un comunicato stampa "ha preso atto di due nuovi casi di violenza perpetrati nei confronti dei rispettivi arbitri ufficiali, durante le partite di campionato di allievi giocate il 28 aprile scorso.
L'amarezza degli arbitri e la loro preoccupazione si basano su episodi che sembra che stiano per diventare regola: "Ci dispiace dover costatare - si legge nella nota - come questi casi di maleducazione si ripetano ancora a frequenza settimanale soprattutto alla luce dei 15 casi già capitati durante il girone d'andata. Ciò non giova sicuramente a tutto il calcio minore e tanto meno al settore arbitrale".
L'ASA Regione Ticino ormai parla apertamente di "situazione attuale diventata insostenibile" e manifesta piena solidarietà a tutta la categoria.
"Siamo inoltre molto preoccupati, in quanto i campionati volgono lentamente al termine, facendo diventare maggiormente incandescente il finale di stagione con il rischio che la situazione ormai di per se infuocata sfugga completamente di mano".
Secondo l'ASA, pur riconoscendo che la Federazione Ticinese di Calcio e la sua Direzione della Sezione abitrale abiano preso importanti misure durante il girone di ritorno, le misure per arginare il fenomeno della violenza non bastanto.
Il comitato dell'ASA Regione Ticino - conclude la nota - nel caso in cui si dovessero ripetere nuovi atti simili, si riserva la facoltà di prendere in futuro decisioni forti ed incisive alfine di contrastare la situazione attuale nella quale oggi tuttavia ci troviamo.
