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MILANO/LUGANOTreno troppo pieno, ticinesi bloccati a Milano

17.04.12 - 20:10
Avevano acquistato il biglietto, ma sul treno non sono nemmeno riusciti a salire.
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Treno troppo pieno, ticinesi bloccati a Milano
Avevano acquistato il biglietto, ma sul treno non sono nemmeno riusciti a salire.

LUGANO - Il treno era talmente pieno che non sono riusciti ad entrare nel convoglio e sono rimasti a piedi a Milano. La disavventura è accaduta domenica a una coppia di ticinesi. Avevano acquistato un biglietto per tornare da Milano a Lugano con in treno diretto delle 15.10. "Quando siamo arrivati sul binario - ci raccontano i due viaggiatori - c'era la ressa per entrare nel treno, non siamo nemmeno riusciti a salire sul primo gradino. Abbiamo ritenuto di non poter viaggiare in quelle condizioni, e allora abbiamo deciso di prendere il treno successivo che partiva alle 17.10 ma anche quello era stracolmo. La mia ragazza soffre un po' di claustrofobia e non ce la siamo sentiti di rischiare un viaggio stipati come sardine in un vagone. Alla fine siamo saliti su quello delle 19.10. Abbiamo viaggiato seduti a terra".

La loro storia è solo l'ennesimo racconto di un canovaccio che spesso va in scena sui convogli delle FFS a lunga percorrenza. I treni durante il fine settimana sono spesso pieni, accumulano ritardi eccessivi, e durante una domenica come quella di domenica ecco che accade il blackout. Una situazione che porta a riflettere sul reale stato dei nostri collegamenti ferroviari tra il Ticino e Milano. Una riflessione che diventa ancora più urgente a fronte di Expo Milano 2015, un evento sul quale molti politici ticinesi sperano di poter contare per un eventuale ritorno di immagine e di soldi per il nostro cantone, vista la vicinanza tra Lugano e Milano. Una vicinanza che con esperienze come quella raccontata dai due viaggiatori ticinesi diventa sempre più distante e soprattutto il treno diventa meno attrattivo per collegare le due città.

Alessandro Malfanti portavoce delle FFS ci ha confermato i disagi avvenuti sul treno di domenica delle 15.10. "Domenica terminava la settimana feriale di Pasqua - ci spiega Malfanti - e molti facevano rientro dall’Italia verso nord. Tutte le vie di comunicazione erano sovraccariche, basti pensare agli 8 km di coda al portale nord, per non parlare di Brogeda. Il rientro dalle ferie pasquali ha sicuramente influito in modo determinante per il forte afflusso di viaggiatori sui treni internazionali".
Non resta dunque che affidarsi alle indicazioni delle FFS che in questi casi raccomandano di riservare il posto per i viaggi internazionali. "Ciò vale in particolare durante i periodi di ferie come quelli pasquali e estivi" fa notare Malfanti.

Ai disagi di oggi si affaccia però la speranza di domani, ovvero l'arrivo di nuovo treni. Ieri le FFS hanno infatti annunciato l'acquisto i 29 nuovi elettrotreni per oltre 800 mio di franchi. I nuovi treni serviranno a coprire il previsto raddoppio della domanda sull’asse nord-sud dopo l’apertura delle gallerie di base del San Gottardo e del Monte Ceneri e a lungo termine sostituiranno i treni ad assetto variabile del tipo ETR 470 attualmente ancora in uso.  Dalla fine del 2017 il primo dei nuovi veicoli collegherà il Ticino con la Svizzera tedesca. Grazie alla loro omologazione in Germania e Italia i treni potranno circolare anche nei centri dei Paesi confinanti.
 

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