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COMANOMorte Pantani, Minoli non si lascia intimidire: "Rifarei lo stesso servizio"

30.11.11 - 14:45
Il giornalista della radio Rsi attaccato pesantemente in un articolo oggi apparso su 10 minuti risponde: "E' mia ferma intenzione procedere a una denuncia"
Tipress (archivio)
Morte Pantani, Minoli non si lascia intimidire: "Rifarei lo stesso servizio"
Il giornalista della radio Rsi attaccato pesantemente in un articolo oggi apparso su 10 minuti risponde: "E' mia ferma intenzione procedere a una denuncia"

COMANO - "Strapagato giornalaio della radio, lacché del partito delle tasse, servo imbecille del partito delle tasse". Sono solo alcuni degli attacchi apparsi sull'edizione di oggi di 10 minuti all'indirizzo di Renato Minoli, giornalista radiofonico della Rsi, che venerdì scorso ha annunciato la morte di Rodolfo Pantani, ex granconsigliere e consigliere comunale di Chiasso della Lega dei Ticinesi.

La Lega accusa Minoli di aver usato "toni oltraggiosi nei confronti dello scomparso e della Lega". Il giornalista è rimproverato di avere mancato di obiettività e di aver sfruttato l'occasione per "vomitare il suo veleno sul defunto e sulla Lega dei Ticinesi".

Secondo la Lega Minoli è reo di aver messo in evidenza, raccontando le tappe biografiche di Rodolfo Pantani, anche momenti della vita del "Leone della Lega" che si sarebbero potuti tralasciare in quanto considerati "irrilevanti", tra cui la condanna subita dal personaggio politico di origini toscane per diffamazione e ingiuria e il battibecco con l'allora presidente del Gran Consiglio Dario Ghisletta. Inoltre al giornalista Rsi non viene perdonato il fatto di aver ricordato la diffusione pubblica di informazioni riservati sull'AET operata da Pantani. Secondo la Lega, il messaggio fatto passare agli ascoltatori con questo servizio è quello di un partito che "per 20 anni non avrebbe fatto altro che diffondere informazioni riservate e di una carriera politica di Pantani che si sarebbe ridotta agli episodi sopracitati".

Minoli si sarebbe dimenticato di raccontare agli ascoltatori il fatto che Rodolfo Pantani “aveva presieduto a più riprese importanti commissioni parlamentari, a cominciare dalla Legislazione” e avrebbe omesso di citare le lotte portate a favore della popolazione di Chiasso nell'epoca di quello che è definito da 10 minuti "il regime radical-Sinistrorso" che vigeva nel comune leonino.

Un attacco molto duro, dal quale Renato Minoli è pronto a difendersi e a controbattere attraverso una querela. "E' mia ferma intenzione di procedere a una denuncia - ci ha spiegato il giornalista della Rsi - ma devo aspettare prima le decisioni dell'azienda, che sta valutando i passi da intraprendere".

Minoli spiega che è sua intenzione tutelare la sua professionalità e la sua persona. La Rsi ieri aveva già pubblicato un comunicato di ferma condanna riguardante "i toni e i termini usati sul "Mattino" e sul "Mattinonline" nei confronti del proprio collaboratore Renato Minoli e dei giornalisti Rsi in generale".

"Io rifarei la stessa cosa - dice riferendosi al servizio da lui confezionato e mandato in onda. Pantani era così e se ne faceva vanto. Sono convinto che egli avrebbe apprezzato di più il contenuto del servizio che ho fatto io, più aderente alla realtà, piuttosto che quello sdolcinato, come gli stessi del giornale hanno ammesso di avere pubblicato".

C'è chi poi ricorda che quando morì Flavio Maspoli tutti rievocarono i suoi trascorsi giudiziari, ma nessuno della Lega e del Mattino si indignò.

In segno di solidarietà a Minoli è giunto oggi un comunicato stampa congiunto del Sindacato Svizzero dei mass media, dell'Associazione ticinesi dei giornalisti e di Syndicom. I tre sindacati dichiarano di "opporsi fermamente ai metodi denigratori, offensivi e intimidatori contro i giornalisti, che svolgono il loro lavoro".

"La critica è sempre lecita - si legge - ma in questo caso il “Mattino online”, il “Mattino della Domenica” e “10 Minuti” non hanno fatto altro che rovesciare insulti rozzi e pesantissimi sul giornalista delle Cronache regionali, reo di non aver confezionato un pezzo secondo i dettami di via Monte Boglia. Il solito inaccettabile metodo del Mattino, che non si può considerare giornalismo. Non è la prima volta e temiamo non sarà l’ultima".

I tre sindacati si aspettano, inoltre, un intervento più incisivo da parte della Rsi.

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