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Il Piano industriale prevede numerosi investimenti nelle strutture aeroportuali
LUGANO - Per rilanciare l'aeroporto di Lugano-Agno occorrono 69 milioni. E' questa la conclusione emersa dal Piano industriale della Lugano Airport SA.
Come riferisce il CdT, stasera avrà luogo un incontro tra la dirigenza di Lugano Airport, la Commissione della gestione, il municipale responsabile Giuliano Bignasca e il collega Angelo Jelmini. Al centro delle discussioni il rilancio dello scalo luganese, che fatica a riprendere quota. Il Piano industriale prevede il miglioramento delle strutture, a partire dall'allungamento della pista di 100 metri a nord e di 200 metri a sud. Se a nord il progetto è in fase avanzata, a sud il destino dipende dal passaggio della futura circonvallazione Agno-Bioggio, che è ancora da definire.
Un altro problema da risolvere, secondo Lugano Airport, è la saturazione del piazzale per gli aerei. Ampliarlo e rifarne il manto costerebbe circa 8 milioni, ma tecnicamente non è semplice: si pensa quindi di demolire l'attuale aerostazione ricostruendola su terreni retrostanti di proprietà privata, il cui costo complessivo sarebbe di 7 milioni. Altri 35 milioni sarebbero necessari per la nuova aerostazione. Altri rinnovamenti riguarderebbero la stazione di stoccaggio del carburante e la torre di controllo, oltre a una tettoia in amianto da rimuovere o incapsulare.
Per quanto riguarda i servizi ai passeggeri, si prevede di rinnovare gli impianti e di costruire un piano interrato sotto l'attuale posteggio, in modo da creare 190 nuovi posti auto. La spesa in questo caso sarebbe di 10 milioni, per un totale, fra tutte le opere previste, di 69 milioni di franchi.
Resta ora da vedere se questo ambizioso piano supererà gli scogli della politica o se piuttosto, sulla scia dei deludenti risultati dell'aeroporto, prevarrà chi sostiene che il santo non vale la candela.
