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La Lega dei Ticinesi attacca la direttrice Museo Hermann Hesse sulla decisione di non partecipare alla conferenza sullo scrittore organizzata a Varese dall'Associazione culturale Terra insubre e promette battaglia
LUGANO - "La Lega dei Ticinesi apprende con stupore della stolta decisione della direzione del Museo Hesse, di cui ci sono noti gli orientamenti di sinistra (la direttrice è attiva nel PS di Collina d¹oro) di annullare la propria partecipazione, già concordata, ad un evento organizzato dall'Associazione culturale Terra insubre di Varese per i possibili legami tra Terra Insubre e la Lega lombarda". La polemica di carattere politico-culturale scatenatasi attorno alla mancata partecipazione del Museo Hermann Hesse alla conferenza "Hermann Hesse, scrittore d'Insubria" tenutasi giovedì scorso a Varese ha superato oggi i confini del museo di Montagnola.
Alle ragioni di questa assenza, spiegateci venerdì dalla direttrice del museo Regina Bucher, che ha pure risposto ad alcune accuse firmate Jean Olaniszyn e lette giovedì sera al pubblico accorso alla conferenza, hanno fatto seguito ieri alcune precisazioni formulate direttamente da Jean Olaniszyn.
Nella querelle si è inserita oggi La Lega dei Ticinesi che ritiene la decisione presa dalla direttrice Bucher "vergognosa, oltre che assolutamente inaccettabile da parte di un Ente, quale il Museo Hesse, che beneficia di sostegni pubblici pagati con i soldi del contribuente - anche
di quello leghista (non padano ma ticinese). Circostanza di cui evidentemente la direttrice tesserata PS non ha tenuto alcun conto".
La Lega dei Ticinesi conclude il suo comunicato stampa affermando che in seguito all'accaduto "si impegnerà, nei vari consessi in cui è rappresentata, a far sì che tutti i finanziamenti pubblici di cui ha finora goduto il Museo Hesse vengano revocati".
red
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Foto apertura (archivio): Tipress
