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TICINOCronaca di un'odissea annunciata

21.12.09 - 22:35
Quasi tre ore per compiere il tragitto Lugano-Mendrisio. Con i (soliti) inconvenienti facilmente evitabili
Ti-Press Davide Agosta
Cronaca di un'odissea annunciata
Quasi tre ore per compiere il tragitto Lugano-Mendrisio. Con i (soliti) inconvenienti facilmente evitabili

LUGANO - Tre ore per percorrere 20 chilometri. E' quanto alcuni automobilisti ticinesi hanno impiegato per coprire il tragitto Lugano-Mendrisio questa sera. Automobilisti tra i più fortunati, sembra, visto che alcuni hanno impiegato quasi quattro ore per raggiungere il proprio domicilio.

La nevicata tanto attesa è arrivata. E ha fatto danni, tutti quelli che si sperava si potessero evitare. Raccontiamo l'odissea del nostro operatore, che si è messo in strada partendo da Lugano intorno alle 17.30, e che si può vedere nelle immagini del video allegato.

"Raggiungere l'autostrada dalla parte alta di Lugano è stato facile, così come arrivare all'altezza di Lugano Sud. Qui sono iniziati i problemi". L'afflusso delle auto in entrata dalla città ha creato forti rallentamenti, che sono proseguiti ininterrottamente fino all'uscita di Mendrisio, anche a causa di alcuni mezzi fermi sul bordo della strada. "Si trattava di un paio di mezzi pesanti, e di alcune auto ferme per montare le catene, quasi tutte con targhe italiane". Disagi sono stati segnalati anche all'altezza dello svincolo di Mendrisio, con la coda delle auto dirette a Varese praticamente ferma, mentre un camion straniero intraversato disturbava la circolazione verso Como. "Bisogna dire che, ad eccezione del Mendrisiotto dove le strade erano abbastanza sporche, sull'A2 la circolazione era agevole, per chi fosse munito di gomme termiche".

E qui sta il problema. Nonostante gli avvisi e le raccomandazioni, molti automobilisti (in massima parte, va detto, italiani) hanno sfidato la sorte, mettendosi in marcia senza le apposite coperture invernali. Si spera che la lezione odierna sia di monito a chi, domani, dovrà mettersi nuovamente in marcia.

f.c.

Foto Ti-Press Davide Agosta

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