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TICINO"Rapita illegalmente" e "deportata", questo il caso di una 15enne luganese

09.04.09 - 16:14
Ticinonline
"Rapita illegalmente" e "deportata", questo il caso di una 15enne luganese

BELLINZONA - "Rapita illegalmente" e "deportata" al PAO di Mendrisio (Centro di pronta accoglienza e osservazione). Questa l'accusa mossa dal Movimento Papageno nei confronti della Commissione tutoria regionale 6 di Agno che, secondo quanto si legge sul loro sito, avrebbe deciso, contro la volontà dell'adolescente e della madre biologica, di impedire la convivenza delle due. La ragazzina di 15 anni al centro di questa vicenda "era stata dapprima collocata in una famiglia affidataria", ci spiega il coordinatore del Movimento Papageno, "ed in seguito era stata affidata all'istituto Vanoni di Lugano. Da qualche settimana era però tornata volontariamente a vivere con la propria madre biologica ma la commissione tutoria ha deciso liberamente di impedire la convivenza".

Arbitrarietà - "Si tratta di abusi veri e propri" afferma il coordinatore del Movimento Papageno il quale incalza: "l'autorità tutoria ha il potere assoluto. Decidono in tre: il presidente di una Commissione tutoria, il membro permanente ed il delegato comunale". Contro le decisioni della commissione si può inoltrare ricorso, "ma questo non ha effetto sospensivo. Il ricorso, che generalmente viene evaso dopo mesi se non addirittura anni, arriva all'Ufficio di vigilanza sulle tutele che però fa parte della stessa struttura amministrativa che consiglia le commissioni tutorie su segnalazione del tutore" spiega il coordinatore che sottolinea la promiscuità ed il conflitto d'interesse tra le parti.

Sussidi - "Le famiglie affidatarie ricevono 1800 franchi a figlio" spiega il coordinatore del Movimento Papageno che racconta il caso di una donna, presente oggi a Bellinzona davanti al Governo. Questa mamma, superato un periodo difficile durante il quale non era economicamente in grado di occuparsi della propria figlia vorrebbe poter tornare ad occuparsi di sua figlia. La famiglia affidataria, che nel frattempo si è affezionata alla bambina, fa però di tutto per impedire il ricongiungimento nonostante il contratto con la madre biologica sia stato annullato da un avvocato. Il coordinatore sottolinea in seguito il costo che questa situazione rappresenta per lo Stato, spese che, stando al racconto ascoltato oggi, non sarebbero più giustificate in virtù della nuova situazione familiare ed economica della mamma biologica. La Commissione tutoria manterrebbe però in vigore questo contratto nullo.

Nel video la testimonianza di un patrigno.


RED

 

Foto apertura: Ticinonline
 

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