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BERNAPiano d'azione per salvare le api

19.06.08 - 11:00
Piano d'azione per salvare le api
BERNA - La Confederazione aiuterà gli apicoltori a salvare i loro laboriosi insetti. Un comunicato odierno dell'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) segnala che è stata elaborata una serie di misure per una migliore promozione dell'allevamento apistico nei settori della ricerca, della formazione, della selezione delle regine, nonché della lotta contro le epizoozie.

Le api garantiscono l'impollinazione dell'80% delle piante coltivate e spontanee. Assumono dunque una funzione ecologica essenziale per la biodiversità e per l'agricoltura. Tuttavia - segnala il rapporto del gruppo di lavoro "Api", disponibile in francese e in tedesco sul sito Internet dell'UFAG e di varie organizzazioni del settore - vi sono vari pericoli che incombono su questi preziosi insetti. Le organizzazioni di allevatori di api, unitamente ai rappresentanti dell'agricoltura e dell'Amministrazione, hanno così elaborato un piano d'azione.

In Svizzera vi sono circa 20'000 apicoltori che detengono oltre 170'000 colonie d'api. Essi sono confrontati con problemi notevoli, come, per esempio, le massicce perdite di api registrate negli scorsi inverni. Su proposta della consigliera nazionale grigionese Brigitta Gadient (allora ancora UDC), il parlamento ha deciso un aiuto della Confederazione in favore degli allevatori.

Dal 2009, il personale del Centro di ricerche apistiche di Agroscope Liebefeld Posieux sarà aumentato di 2,6 impieghi. Dal canto suo, la Confederazione è pronta a versare da 200 a 300 mila franchi in più all'anno a partire dal 2010. Le organizzazioni d'apicoltori dovranno dapprima aver sviluppato le necessarie strutture. Dovrà essere istituita un'organizzazione unica per tutte le razze di api che adempia le condizioni richieste dall'ordinanza sull'allevamento di animali.

È pure previsto un sostegno finanziario per la gestione di un servizio sanitario apicolo nazionale organizzato su base privata. Siccome la maggior parte degli apicoltori esercita la propria attività a titolo amatoriale, si propone di migliorare la formazione dei quadri (consulenti apicoli, selezionatori di regine, ispettori degli apiari e controllori del miele).

È anche in corso un dibattito sulla creazione di un registro centralizzato delle aziende del settore che dovrebbe consentire di esercitare un controllo più accurato sul traffico di api, onde lottare in modo più efficace contro le epizoozie. La Confederazione sosterrà anche in futuro la consulenza e la promozione dei prodotti come miele e cera.

Il gruppo di lavoro raccomanda infine di migliorare il dialogo con i contadini in vista di un'agricoltura più rispettosa delle api.



ATS
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