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LUGANOEtter in aula, con 30 chili in meno

23.08.04 - 10:54
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Etter in aula, con 30 chili in meno

LUGANO - Con 30 chili in meno si è presentato questa mattina alle 9.00 l'ex deputato Udc Roger Etter dinanzi alla Corte delle assise criminali di Lugano per rispondere dell'accusa di mancato assassinio e ripetuta appropriazione indebita.
Un Etter visibilmente molto provato dalla carcerazione che è durata esattamente 1 anno 4 mesi e  7 giorni.
Da oggi, e per i prossimi giorni, in aula processuale si cercherà di capire se il proiettile che partì dalla pistola di Etter e che colpì Ernesto Zanini fu accidentale come sostiene la difesa, rappresentata dall'avvocato Stefano Ferrari, oppure fu intenzionale, tesi questa avanzata dall'accusa.

La ricostruzione dei fatti

L'inizio della vicenda Etter comincia  la sera del 24 febbraio 2003, quando l'allora deputato UDC dopo una cena all'Ateneo del vino di Mendrisio, in compagnia di Ernesto Zanini, invita l'amico nella propria villa di Rovio.
Tra Etter e Zanini c'era una forte amicizia e sopratutto fiducia. Non a caso Etter aveva il compito di gestire un canto bancario di Zanini, conto sul quale Etter disponeva ovviamente di diritto di firma individuale.
Zanini non sapeva però che Etter aveva continuato a prelevare soldi per scopi personali: si parla di oltre 3 milioni di franchi in oltre 10 anni, soldi destinati in parte all'edificazione della villa di Rovio.

Quella sera del 24 febbraio 2003 nella villa di Etter avviene il fatto tragico. Tra i due, oltre all'amicizia, c'è anche una comune passione: quella delle armi. Etter  invita quindi l'amico Zanini nello studio a dare un'occhiata a una sua pistola che si sarebbe inceppata. Nel frattempo Etter avrebbe lasciato da solo Zanini e si sarebbe diretto verso il bagno. Secondo la ricostruzione della pubblica accusa, Etter  avrebbe preso in bagno una rivoltella nascosta  nell'armadietto, e  in seguito avrebbe raggiunto Zanini per ucciderlo con un colpo alla nuca. Il colpo però non c'entrò il bersaglio: Zanini spostò leggermente la testa e il proiettile attraversò  il volto dell'uomo provocandogli una serie di danni permanenti, ma non la morte.

Una ricostruzione fortemente respinta dalla  difesa. Secondo la tesi difensiva Etter avrebbe preso dalla scrivania dello studio una seconda pistola (una Sig P210 calibro 9), per mostrarla all'amico. Dalla rivoltella che Etter teneva in mano sarebbe quindi partito accidentalmente un proiettile proprio in direzione della nuca di Zanini.

Zanini passa diverse settimane in ospedale. Le ferite che ha riportato hanno danneggiato sia l'udito che la vista. Appena riesce a riprendersi torna ad occuparsi del suo conto bancario ed è qui che scopre che mancano oltre 3 milioni di franchi. Sostenuto dal suo legale  (l'avvocato Carlo Postizzi) Ernesto Zanini fa immediatamente esposto al Ministero pubblico. La mattina del 16 aprile 2003 Roger Etter viene fermato dalla polizia e portato davanti alla procuratrice pubblica Fiorenza Bergomi. Dopo sei ore di interrogatorio  scatta l'arresto. A partire da oggi in aula verranno ricostruiti tutti i passi di questa vicenda. Il processo durerà poco meno di due settimane.

LE TAPPE PIÙ IMPORTANTI DELLA VICENDA

24 febbraio 2003: Al comando della polizia cantonale arriva la segnalazione che un uomo di 55 anni è rimasto gravemente ferito. È accaduto in casa di Roger Etter. Si parla di incidente accidentale.

26 febbraio 2003: Il ministero pubblico emette contro Etter un atto di accusa per il reato di lesioni colpose gravi.

28 marzo 2003: In un'intervista al nostro giornale on line Etter afferma: "In questo difficile momento la più grande manifestazione di amicizia e di solidarietà mi è giunta proprio  dallo stesso Ernesto Zanini a pochi giorni dall'incidente; aspetto questo che mi permette di dire che ho compreso il vero senso dell'amicizia".

16 aprile 2003: Si scopre che Etter gestiva un conto di Zanini e che da questo conto mancano  3 milioni di franchi prelevati in passato dal deputato Udc. Etter viene arrestato con l'accusa di mancato assassinio.

17 aprile 2003: Il deputato UDC si dimette da tutte le cariche politiche

17 aprile 2003: La sezione ticinese dell'UDC si distanzia da Etter e afferma: "Il partito non è responsabile dell’operato personale dei suoi singoli esponenti".

18 aprile 2003: In carcere Roger Etter decide lo sciopero della fame e si dichiara estraneo all'accusa di mancato assassinio

25 aprile 2003: Etter riconosce in parte le malversazioni finanzierie ai danni di Zanini. La pp Fiorenza Bergomi dirama un ordine di perquisizione e sequestro, indirizzato alle banche ticinesi, di tutti i movimenti finanziari e dei beni di Etter.

29 aprile 2003: Etter lascia per alcune ore il carcere della Stampa per tornare nella sua abitazione di Rovio e ricostruire quanto accadde la sera del fattaccio.

28 giugno 2003: Viene trovata la "prova regina": nel bagno vi sono tracce di polvere della pistola che ferì Zanini. È la prova che incastra l'ex deputato UDC per l'accusa più grave: mancato assassinio.

14 novembre 2003: L'inchiesta sembra essere conclusa. La procuratrice pubblica Fiorenza Bergoni deposita gli atti

10 febbraio 2004: Etter chiede la libertà provvisoria, ma gli viene negata.

23 agosto 2004:  Alle assisi criminali di Lugano si apre il processo nei confronti di Etter.

s.f

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