BERNA - I Verdi liberali, riuniti in assemblea a Stäfa (ZH), hanno deciso le parole d'ordine per le votazioni del 27 novembre e del 12 febbraio: i delegati si sono dichiarati a larga maggioranza per l'uscita dal nucleare, la Riforma III dell'imposizione delle imprese, il fondo stradale FOSTRA e la naturalizzazione facilitata.
Il presidente Martin Bäumle ha ribadito il sostegno all'iniziativa per l'uscita dal nucleare: «permetterà di attuare più rapidamente la strategia energetica e rafforzerà in maniera decisiva le energie rinnovabili», ha spiegato.
Per quanto riguarda le votazioni di febbraio, i Verdi liberali sono convinti che la Riforma dell'imposizione delle imprese garantisca l'attrattiva della piazza economica svizzera e mantenga un reddito fiscale importante per cantoni e comuni.
Il partito sostiene pure il fondo per le strade nazionali e il traffico di agglomerato. Per il vicepresidente Jürg Grossen «il FOSTRA rappresenta una tappa intermedia verso un "Mobility Pricing" che rispetti il principio di causalità «chi inquina paga».
I delegati hanno approvato all'unanimità la naturalizzazione facilitata degli stranieri di terza generazione. «È ora di semplificare loro l'accesso alla nazionalità svizzera. Queste persone sono cresciute in Svizzera e pensano, vivono e parlano come gli svizzeri», ha riassunto il consigliere nazionale argoviese Beat Flach.