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BERNAAl Consiglio federale la gestione degli acquisti militari

21.09.16 - 09:23
Al Consiglio federale la gestione degli acquisti militari

BERNA - Gli acquisti militari sono di competenza del Consiglio federale e il Parlamento non deve esercitare pressioni. È l'opinione del Consiglio degli Stati, che oggi tacitamente ha respinto una mozione del Nazionale che avrebbe voluto spingere il governo a investire fondi in nuovi armamenti già l'anno prossimo.

La mozione "Programma d'armamento 2017", presentata dall'omologa Commissione del Consiglio nazionale, chiedeva al Consiglio federale di impiegare integralmente per l'acquisto di armamenti già nel 2017 i mezzi finanziari liberati grazie alla sospensione del Difesa terra-aria 2020 (DTA 2020), ovvero circa 700 milioni di franchi. Questo perché la maggioranza borghese del Nazionale esige che il budget dell'esercito venga mantenuto a 5 miliardi di franchi: nel 2017 non vi dovrà essere alcun residuo di credito.

La commissione preparatoria era unanime nel ritenere che la mozione avrebbe limitato eccessivamente la flessibilità e il margine di manovra del Dipartimento della difesa. Accelerare i processi d'acquisizione entro il 2017 avrebbe potuto avere come conseguenza la presentazione di progetti d'armamento non ancora maturi. Oggi i "senatori" hanno seguito il parere della propria commissione.

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