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SAN GALLOIntrusi nel lago di Costanza

21.06.13 - 08:00
Il lago di Costanza è invaso da specie animali non autoctone come meduse e gamberetti
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Intrusi nel lago di Costanza
Il lago di Costanza è invaso da specie animali non autoctone come meduse e gamberetti

SAN GALLO - Sempre più spesso, specie non autoctone come gamberi, gamberetti e molluschi riescono ad arrivare nel lago di Costanza e popolarlo. Su un metro quadrato di fondo lacustre, le cosiddette specie aliene rappresentano fino a due terzi delle specie totali. Secondo Herbert Löffler, dell’Istituto di ricerca lacustre del lago di Costanza, sono gli esseri umani a introdurre le specie aliene. «Per esempio tramite attrezzature sportive, mute da sub o fondi di barche. A questo si aggiungono le persone che interpretano male l’amore per gli animali buttando il contenuto dell’acquario nel lago».

Le conseguenze sono evidenti. Per esempio il gambero americano ha diffuso la peste dei gamberi. I gamberi locali sono quasi estinti a causa della malattia. Il cosiddetto “gamberetto killer” è stato scoperto nel lago di Costanza nel 2003. Non per niente porta questo nome minaccioso. «Scaccia le specie autoctone e se ne ciba addirittura», spiega Löffler. Anche la medusa d’acqua dolce, proveniente dall’Asia, è sempre più diffusa.

«La medusa attraversa due fasi di sviluppo. Dalla prima, caratterizzata dalla formazione di un polipo, si sviluppa e diventa una vera e propria medusa con tentacoli e forma a ombrello», spiega l’idrobiologo Stefan Werner. L’ultima volta, si è assistito a questo fenomeno nell’estate del 2003. Secondo Löffler, per arrivare al secondo stadio, «la temperatura dell’aria deve essere di oltre 25°C e quella dell’acqua 20°C per due settimane consecutive». Altrimenti, le meduse restano solo nella forma genetica del polipo di 0,2-2 millimetri. Per ora, dunque, niente paura per i bagnanti.

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