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Secondo l'Ufficio federale della migrazione (UFM), che ha pubblicato oggi questi dati, la maggior parte degli stranieri che vivevano sul territorio elvetico (1'176'587) erano europei. Queste cifre confermano la tendenza degli ultimi anni.
Gli aumenti variano a seconda dei paesi d'origine: +3,4% (ossia 37'117 persone in più) per i cittadini dei quindici primi Stati dell'UE e quelli dell'AELS, +19,2% (7'402) per quelli dei dieci Stati che hanno raggiunto l'UE nel 2004 e +24,6% (2'367) per i Romeni e i Bulgari.
La comunità di stranieri che ha registrato il maggior aumento degli effettivi è quella dei Portoghesi (+13'628). Seguono i Tedeschi (+9'537) e i Kosovari (+7'308). L'incremento di questi ultimi è dovuto innanzitutto al fatto che numerosi cittadini del Kosovo hanno abbandonato il loro passaporto serbo per assumere la nazionalità kosovara, dopo l'indipendenza del loro paese. Parallelamente, la comunità serba è diminuita di 8'539 persone, spiega l'UFM.
Gli altri forti aumenti concernono i cittadini francesi (+4'129) e spagnoli (+3'110). Oltre ai Serbi, sono pure diminuiti gli effettivi dei cittadini della Croazia (-1'602), della Bosnia/Erzegovina (-811 persone), dello Sri Lanka (-801) e della Turchia (-631).
Alla fine di agosto, le comunità straniere più importanti in Svizzera erano quelle italiana (292'040), tedesca (282'443), portoghese (234'074), francese (101'417) e serba (97'198).
A livello cantonale, Ginevra presenta la percentuale più elevata di popolazione straniera (36,3%), seguita da Basilea Città (33,7%), Vaud (31,4%) e Ticino (26,8%). A fine agosto gli stranieri residenti nel canton Ticino erano 90'914, in crescita del 2,5% rispetto all'anno precedente. Nei Grigioni, gli stranieri rappresentano invece il 17% della popolazione globale, pari a 32'788. Va ricordato, infine, che al 31 agosto 2012 il 22,7% della popolazione residente nella Confederazione era di origine straniera.
