Depositata nell'aprile del 2010 con oltre 200'000 firme, l'iniziativa vuole obbligare cantoni e Confederazione ad agire per far fronte all'annunciata penuria di medici di famiglia, incoraggiare nuove leve e l'accesso alle cure nelle regioni periferiche.
Tutte richieste condivisibili e ragionevoli, hanno riconosciuto sia la relatrice della commissione Christine Egerszegi (PLR/AG), che il consigliere federale Alain Berset, i cui obiettivi si possono raggiungere anche mediante modifiche legislative puntuali.
Per questo il Consiglio federale ha lanciato una vasta consultazione tra gli ambienti interessati volta ad elaborare una serie di misure per rafforzare la medicina di famiglia, applicabili ai diversi settori.
Giudicando insufficienti semplici modifiche legislative, il Consiglio federale ha però ritenuto opportuno preparare un controprogetto diretto a livello costituzionale visto il forte sostegno ricevuto dall'iniziativa. Questi sforzi potrebbero convincere i promotori dell'iniziativa a ritirare il progetto.
Nel controprogetto, il Consiglio federale non si concentra unicamente sui medici di famiglia, ma preferisce parlare di "medicina di base", includendo quindi professioni come la fisioterapia o il settore infermieristico.