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SVIZZERAPiù dumping salariale sui lavoratori distaccati

27.04.12 - 11:17
Foto Ti-Press
Più dumping salariale sui lavoratori distaccati

BERNA - I controlli del mercato del lavoro nell'ambito della libera circolazione delle persone continuano ad essere necessari: l'anno scorso le verifiche di imprese svizzere senza contratto collettivo di lavoro (CCL) nel 9% dei casi fanno supporre la presenza di dumping salariale. Questa quota è del 14% per le aziende estere che distaccano manodopera nella Confederazione.

Nei settori in cui si applicano CCL di obbligatorietà generale gli organi di controllo hanno segnalato presunte violazioni per il 29% delle aziende e per il 21% delle persone sottoposte a verifica. In questo ambito le aziende estere distaccanti praticano più spesso dumping salariale rispetto alle società elvetiche.

Per quanto concerne gruppi stranieri che esercitano direttamente attività in Svizzera e che sottostanno a CCL, la quota di presunte violazioni è del 35%, tre punti percentuali in meno rispetto al 2010, si legge nel rapporto "Applicazione delle misure d'accompagnamento alla libera circolazione delle persone Svizzera - Unione europea" relativo al 2011 pubblicato oggi dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO).

Presunti salari insufficienti sono segnalati nel 26% delle imprese svizzere e nel 18% dei lavoratori assunti in queste aziende. Rispetto all'anno precedente tali dati sono sensibilmente inferiori, ma vanno presi con le pinze perché il confronto con il 2010 è difficilmente attuabile, spiega la SECO.

Le commissioni paritetiche hanno verificato le condizioni di lavoro di circa 7500 imprese distaccanti e di 11'000 aziende elvetiche. È stato inoltre accertato lo statuto di circa 5600 lavoratori indipendenti soggetti a notifica. Il 10% di questi ultimi è sospettato di essere un falso indipendente. Complessivamente nel 2011 le commissioni tripartite e paritetiche hanno effettuato più di 32'700 controlli.

Le commissioni tripartite cantonali, che hanno realizzato verifiche delle condizioni salariali e lavorative in vari settori (edilizia, pulizia, ristorazione, sicurezza privata, ...), hanno passato al setaccio oltre 7000 imprese distaccanti e 7200 aziende elvetiche, oltre 1200 in meno rispetto al 2010.

Le presunte violazioni sono particolarmente numerose nelle imprese distaccanti attive nell'industria di trasformazione e nel commercio: nella prima la quota delle presunte infrazioni è del 21%, nel secondo del 14%. Complessivamente insoddisfacenti sono stati giudicati il 14% dei casi (2010: 12%).

Tra le imprese elvetiche le presunte infrazioni più numerose riguardano sanità e socialità (16%) e industria di trasformazione (12%). Complessivamente insoddisfacenti sono stati giudicati il 9% dei casi (2010: 6%).

ATS

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