La Corte europea dei diritti umani ha ritenuto che la decisione della magistratura elvetica di sciogliere l'associazione è contraria alla libertà di riunione e associazione.
Rhino, che aveva quale obiettivo statutario di alloggiare i propri membri "in modo economico e comunitario", era stata sciolta dalla magistratura ginevrina nel 2006, su richiesta dei proprietari degli stabili. La decisione era stata confermata successivamente dal Tribunale federale.
Secondo la Corte, la Svizzera non ha dimostrato in modo esauriente che lo scioglimento dell'associazione, dopo lunghi anni di occupazione, rappresentava l'unica soluzione in grado di garantire la protezione dei diritti dei proprietari degli stabili, nonché di mantenere l'ordine pubblico.
Gli occupanti erano stati evacuati con la forza nel luglio 2007. Da allora, i proprietari - che ritengono di aver perso 14 milioni di franchi a causa dell'occupazione - hanno inviato decine di precetti esecutivi agli ex squatter, nonché al cantone di Ginevra, accusato di aver lasciato fare.