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SVIZZERAPremi meno onerosi: i cantoni ricchi ne beneficeranno di più (ma anche il Ticino)

05.05.24 - 10:32
L'iniziativa in votazione il 9 giugno non avrà ripercussioni identiche in tutta la Confederazione, e questo potrebbe diventare un problema
PS
Premi meno onerosi: i cantoni ricchi ne beneficeranno di più (ma anche il Ticino)
L'iniziativa in votazione il 9 giugno non avrà ripercussioni identiche in tutta la Confederazione, e questo potrebbe diventare un problema

BERNA - Il 9 giugno la popolazione elvetica si esprimerà tra le altre cose, sull'iniziativa popolare "Al massimo il 10 per cento del reddito per i premi delle casse malati", meglio nota come "Iniziativa per premi meno onerosi". «I premi saranno limitati e non potranno superare il 10% del reddito disponibile», spiega il Partito socialista, che vuole ridurre gli oneri per la cittadinanza. A un mese dal voto, l'iniziativa si ritrova però a essere sotto pressione.

Favoriti i cantoni ricchi - Un'analisi compiuta dalla SonntagsZeitung mostra come sia ormai evidente che due dei cantoni più ricchi dell'intera Confederazione, Basilea Città e Ginevra, saranno quelli che beneficeranno maggiormente dei sussidi federali previsti in caso di voto favorevole. Solo Basilea Città potrà contare su un aumento di circa 1000 franchi per abitante e Ginevra su circa 880 franchi.

A Basilea si registra la più alta densità di medici di tutta la Svizzera e la popolazione fa largo uso dei servizi offerti, aggiunge il domenicale. I già citati Basilea e Città sono anche tra i cantoni più generosi in fatto di riduzione dei premi. Tra i cantoni che saranno beneficiati dal "sì" all'iniziativa ci sono anche Neuchâtel, Giura e Vaud. Ma anche il Ticino.

Premi alti, sussidi alti - I cantoni con i premi di cassa malati più alti saranno, di conseguenza, quelli che riceveranno i sussidi più sostanziosi. L'analisi si basa sui dati dell'Ufficio federale della sanità pubblica. Berna riceverebbe sussidi federali per oltre 500 milioni, Zurigo per più di 400 milioni di franchi. Ma, in ragione del gran numero di persone che vivono in queste aree, entrambi i cantoni si trovano più in basso nella classifica dei contribuiti pro capite.

La disparità - Somme ancora inferiori sono previste per Appenzello Interno, Zugo e Nidvaldo, nei quali la spesa sanitaria è molto più contenuta. La SonntagsZeitung cita come esempio Appenzello Interno: non essendoci né un ospedale né un pronto soccorso, la popolazione si reca a farsi visitare solo quando valuta di essere in uno stato di reale bisogno. Questa disparità non piace minimamente all'UDC: il capogruppo al Nazionale Thomas Aeschi trova «inaccettabile che la popolazione dei cantoni parsimoniosi della Svizzera orientale e centrale debba sovvenzionare trasversalmente i cantoni urbani ad alta spesa».

Lo «spartiacque linguistico» - I sondaggi mostrano già un certo divario. L'iniziativa si avvia verso il "sì", ma nella Svizzera francese e italiana il sostegno è molto più alto rispetto alla Svizzera tedesca. Gli esperti parlano di uno «spartiacque linguistico» e la diversa distribuzione dei profitti potrebbe diventare un problema per i favorevoli.

L'iniziativa deve ottenere il voto positivo della maggioranza dei Cantoni, ma alcuni di essi - quelli che si aspetteranno di ricevere solo una piccola parte di sussidi aggiuntivi - potrebbero dire di no. Tuttavia, avverte la SonntagsZeitung, se l'iniziativa verrà accettata i costi aggiuntivi non saranno sostenuti solo dal governo federale, ma anche dalla maggior parte dei cantoni. L'importo singolo più alto, 160 milioni di franchi, sarebbe a carico del Canton Berna. Basilea Campagna avrebbe costi aggiunti pro capite pari a 260 franchi. I già citati Basilea Città e Ginevra, invece, non dovranno sostenere alcun costo aggiuntivo, in quanto pagano già riduzioni di premio elevate. L'onere aggiuntivo derivante dall'iniziativa sarebbe, di fatto, a carico della Confederazione.

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