Il Ministero pubblico ha rassicurato tutti i genitori dei ragazzi nella squadra di cui il 33enne pluriomicida era allenatore e coordinatore
RUPPERSWIL - Finora non è emerso alcun indizio che faccia pensare che l'assassino di Rupperswil (AG) in passato si sia avvicinato con intenti sessuali a bambini o giovani: lo ha indicato oggi il ministero pubblico argoviese, che per i prossimi giorni e settimane annuncia vaste indagini nell'ambiente dell'omicida.
Oggi le autorità inquirenti hanno informato i funzionari e i genitori degli allievi della squadra Seetal Selection che non vi sono indicazioni riguardo a precedenti atti penali da parte del 33enne attivo nella società sportiva. In particolare non sono noti abusi sessuali.
La procura promette di effettuare indagini a tappeto e interrogatori in tutti le società calcistiche in cui l'uomo arrestato giovedì per il massacro di Rupperswil ha lavorato quale allenatore o coordinatore.
Anche in nome delle società sportive in questione, il ministero pubblico e la polizia cantonale argoviese invitano peraltro i media di astenersi dal cercare ulteriore contatto con funzionari, allievi o genitori.
Perizia psichiatrica - Per chiarire il rischio di recidiva e la responsabilità penale, il procuratore pubblico ha incaricato un esperto per effettuare una perizia psichiatrica sul 33enne.
L'imputato è stato arrestato lo scorso giovedì. È accusato di aver ucciso una donna di 48 anni, i suoi due figli di 13 e 19 anni e l'amica 21enne del primogenito. I cadaveri sono stati ritrovati legati e con ferite da taglio all'interno dell'abitazione in cui era stato appiccato il fuoco. L'uomo avrebbe abusato sessualmente del 13enne prima di ucciderlo.