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SVIZZERAUn minuto di silenzio lunedì a mezzogiorno

15.11.15 - 22:04
La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga si associa così all'invito dei capi di Stato europei
Un minuto di silenzio lunedì a mezzogiorno
La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga si associa così all'invito dei capi di Stato europei

BERNA - La popolazione svizzera è invitata ad osservare un minuto di silenzio domani a mezzogiorno in memoria delle vittime degli attentati di Parigi. La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga si associa così all'invito dei capi di Stato europei.

La consigliera federale raccomanda a ciascuno di unirsi a questo gesto di rispetto e di solidarietà con la Francia, ha indicato oggi all'ats la sua portavoce.

Durante un incontro con la stampa, tenutosi al termine del secondo turno delle elezioni del Consiglio degli Stati a Berna, il sindaco della città federale Alexandre Tschäppät ha a sua volta invitato la popolazione bernese ad associarsi al minuto di silenzio che sarà osservato domani a mezzogiorno in tutta la Francia. I bus e i tram della capitale faranno una breve fermata in questa occasione.

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COMMENTI
 

waltan 8 anni fa su tio
Ma ci saranno anche mussulmani uccisi dai terroristi e la comunità mussulmana tace ......

mgk 8 anni fa su tio
Ma gli azzurri che mangiano alle 13?

F.Netri 8 anni fa su tio
Gli estremisti svizzeri festeggiano gli attentati: "Solo 140 morti" Sulla rete gli islamisti svizzeri ironizzano sui tragici fatti di Parigi. Alcuni hanno espresso perfino soddisfazione. Anche in Ticino sono spuntati commenti in difesa dei terroristi http://www.tio.ch/News/Svizzera/Attualita/1057757/Gli-estremisti-svizzeri-festeggiano-gl i-attentati-Solo-140-morti

Meno 8 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Mancano le leggi per poter punire e perseguitare queste persone che esprimono simpatia per gli attentatori che sono potenziali futuri terroristi. Inevitabilmente la volontà politica c'è o ci sarà a breve.... vediamo quanto ci metteranno a reagire.

Tiger 8 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Caro Netri, penso sia veramente ora di rivoltare ben bene come calzini tutti i siti islamici in Svizzera. Ovviamente Ticino compreso. Studiare bene chi sono i loro "capi" autoproclamatisi rappresentanti della "comunità musulmana" dal momento che sono nati e mettevano ancora il patello, fino ad oggi. Questo per il bene di tutti. L'autocertificazione "noi siamo buoni" non m'interessa, né mi tranquillizza minimamente. Nemmeno se i socialisti vanno a trovarli a casa loro. Se poi risulteranno effettivamente "buoni", tanto meglio. Ma francamente, penso di poter legittimamente essere leggermente scettica, visto anche il legame che sembrano avere alcuni di loro, coi Fratelli Musulmani, come ampiamente dimostrato, in modo assolutamente documentato, da Giorgio Ghiringhelli.

lo spiaggiato 8 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Mi ricorda stesso incivile comportamento di alcuni blogger qua presenti che si rallegravano della morte dei civili mussulmani durante i bombardamenti in medio oriente.

F.Netri 8 anni fa su tio
Risposta a Tiger
Cara Tiger, è veramente assurdo e pazzesco! Con il sangue che scorre nelle strade europee, c’è ancora chi minimizza, chi si sforza di adottare metri di giudizio, totalmente inadeguati davanti alla minaccia che ci circonda. Ancora con i morti non seppelliti si sente ripetere la solita litania: che non tutto l'Islam è terrorismo e che accanto ai musulmani fanatici esistono anche quelli 'buoni' che sono la maggioranza. Rimane però un dato di fatto che tutti i terroristi sono musulmani e che dalle moschee, in Europa come nei Paesi arabi, non esce mai una dichiarazione ufficiale di scuse, di denuncia, di presa di distanza dalla violenza. Forse il paragone può apparire inadeguato ma durante i terribili anni del terrorismo delle Brigate Rosse, si aprì in Italia un dibattito sui 'compagni che sbagliavano'. Perché oggi nessun leader musulmano si esprime in modo analogo? Perché i leader europei non chiedono ai loro partner arabi una chiara e precisa denuncia? Sembra che certi politici, più che della violenza islamica, abbiano paura dell'esplodere di un diffuso odio verso i musulmani, di una rabbia verso un gruppo sociale che sfruttando i nostri valori democratici e le nostre libertà, vuole imporre le proprie regole religiose che sono incompatibili con le nostre democrazie. La verità - che la gente comune comincia finalmente a comprendere - è che non esiste un Islam moderato fino a quando nelle moschee si parlerà di guerra santa, di martiri, dei non musulmani come esseri inferiori che vanno o uccisi o convertiti. Sbagliano coloro che pensano che questo odio verso l'Occidente sia solo un aspetto 'politico' e sbagliano coloro che fanno finta di non vedere, a volte persino sorridendo, quando a Gaza o a Ramallah si festeggia con distribuzione di dolci e caramelle quando vengono uccisi ebrei nelle strade israeliane. Dovremmo onestamente prendere atto che esiste un odio islamico contro l'Occidente, che esiste una guerra - più volte dichiarata. Negare che esiste questa guerra non solo non ci eviterà nuovi morti, ma ci metterà in una condizione di inadeguatezza e di incapacità a dare risposte forti e soprattutto risolutive. La prima di queste risposte dovrebbe essere un serio e profondo ripensamento delle politiche di accoglienza e di integrazione e un innalzamento dei livelli di controllo e di sicurezza che incideranno su molti aspetti della nostra privacy. Ma i governi europei lo sapranno fare?

Tiger 8 anni fa su tio
Risposta a Meno
Concordo, se non c'è, urge una legge per perseguire chi simpatizza per i terroristi.

Tato50 8 anni fa su tio
Risposta a Meno
Fino a quando ci saranno i soliti noti che invocano il diritto alla privacy, forse perché hanno gli scheletri negli armadi, sarà difficile avere una legge che permetta di essere più rigorosi e creare una legge "ad och". Spero che questo non lo si potrà fare sino a quando toccherà magari a noi ;-((

mgk 8 anni fa su tio
Risposta a Tiger
Ciao micione

Tiger 8 anni fa su tio
Risposta a mgk
Ciao mgk:)

elvetico 8 anni fa su tio
Risposta a Tiger
Bentornata Tiger, era una vita che non apparivi :-)))

Lonely Cat 8 anni fa su tio
Qualsiasi popolo senza istinti suicidi, non solo non accetterebbe più nemmeno un islamico, ma butterebbe fuori tutti quelli già presenti. L'attentato di Parigi è il frutto dell'immigrazione di 30 anni fa. I frutti dell'odierna immigrazione avremo tempo di saggiarli nei decenni a venire.

Cleofe 8 anni fa su tio
Risposta a Lonely Cat
esatto. noi invece ci preoccupiamo perché "due" donne con il burqua non potranno venire in Svizzera a fare shopping...

Shion 8 anni fa su tio
Risposta a Lonely Cat
Esatto, Era solo questione di tempo finchè le differenze avrebbero provocato lo scontro. Le religioni sono tutte un veleno, oscurano l'intelletto e la forza di volontà.

nordico 8 anni fa su tio
È vero che non tutti gli islamici sono terroristi. Ma è anche vero che tutti i terroristi sono islamici. Le pochissime eccezioni confermano semplicemente la regola.

Meno 8 anni fa su tio
Risposta a nordico
Si, è un dato di fatto che in questo periodo i terroristi sono praticamente tutti islamici, come è anche vero che in altri periodi c'erano terroristi che non erano musulmani, e mossi da credo politico ma anche parzialmente confessionale come in Irlanda del nord hanno commesso innumerevoli attentati (Brigate Rosse, IRA, RIRA, RHD, ETA). E in quegli anni non erano poche eccezioni che confermano la regola.... Per questo sono dell'idea che non bisogna collocare tutto il problema alla confessione, non dimentichiamo che gli USA hanno fatto tutto il possibile per creare questa situazione e che purtroppo tanta gente (radicalizzata e ignorante) vede in queste organizzazioni l'unico sistema di guerra verso gli USA (o occidente in generale) dal momento che gli stessi stati invasi hanno governi burattini in mano degli USA (vedi Iraq, Afganistan o Israele che storicamente è doppiamente legato alla politica USA). A mio parere per fornire maggiore sicurezza all'interno della Svizzera, un passo concreto sarebbe l'istituzione di leggi per arrestare chi ha dimostrato simpatia per attacchi terroristici (indipendentemente se sono islamici o di tipo politico, anche se vista la probabilità bisognerebbe andare più pesantemente contro gli islamici)

Lussy 8 anni fa su tio
Risposta a Meno
correggo: molti terroristi SI DICONO O SI PROFESSANO islamici. Che lo siano lo dicono soltanto loro!!!!! siamo noi che eventualmente riconosciamo loro di esserlo o li identifichiamo come tal e quindi li confermiamo in ciò che diconoi!! Ma chiediamolo alla maggioranza dei musulmani o abbiamo paura?

F.Netri 8 anni fa su tio
Risposta a Lussy
In Occidente si insite a non voler considerare l'ISIS quale espressione dell'islam. Si legge spesso anche qua dentro. In realtà, in Occidente pochi sono a conoscenza di come viene considerato l'ISIS dal mondo musulmano. Non so quanti perbenisti radical chic sanno che, davanti all'ondata di violenza, il mondo della dottrina islamica reagisce con una condanna, che però non si spinge fino a dichiarare «eretico» lo Stato jihadista. Tale atteggiamento è evidente per esempio, nelle dichiarazioni rilasciate da alcuni membri dell'Università cairota di al-Azhar, il maggiore centro religioso sunnita. Per esempio Ahmed Karima, uno dei più autorevoli studiosi della sharia, ritiene che il Califfato, per essere «autentico», debba essere «religioso», ovvero gestito dagli imam di Quraysh, discendenti diretti e certi di Maometto. Da qui l'accusa ad al-Baghdadi di aver creato «qualcosa di non autentico». Sono queste opinioni che portano il Grande Imam di al-Azhar, lo sceicco Ahmed al-Tayyeb, a dedurre che lo Stato Islamico «nasce dalle violenze settarie in Iraq e non ha alcuna legittimità nel rivendicare la continuità con il Profeta», senza però spingersi fino a definire «infedele» chi vi aderisce. Infatti afferma che: «Non si può dichiarare un musulmano infedele se nei suoi comportamenti rappresenta l'essenza della fede, indipendentemente dal numero ed entità di peccati da lui commessi». Insomma, ci si limita ad accusare al-Baghdadi di stravolgere il Corano per trarre vantaggi politici, ma al tempo stesso egli viene considerato un interprete dell'Islam, nonostante sia «autore di molti crimini». Ed ecco anche spiegato perché nessun musulmano sarebbe disposto a bruciare la bandiera nera dell’ISIS. In realtà, coloro che sostengono che l’ISIS non è Islam, sono solo i soliti perbenisti radical chic occidentali che, di principio, non sanno nulla di islam.

Shion 8 anni fa su tio
Piantatela! Quante ore di silenzio dovremmo fare per tutti i civili morti in medio oriente per mano anche dei francesi? 1 minuto di silenzio per qualche immorale morto ad un concerto di musica che parla di morte?

F.Netri 8 anni fa su tio
Risposta a Shion
Tranquillo! Sei comunque libero di cantare e ballare durante il minuto di silenzio. Tutto sommato vivi in un paese libero e democratico che ti permettere di fare tutte le scempiaggini che vuoi.

Lussy 8 anni fa su tio
Risposta a Shion
"Per qualche "immorale" morto ad un concerto…." ma ti rendi conto di cosa dici?? sei uguale a loro! quelli che sparano pensando di risolvere, da una parte o dall'altra che i siano. E spero però tanto che rimani a sparare cavolate e non vai oltre. Ciao

Lussy 8 anni fa su tio
Risposta a Shion
"Per qualche "immorale" morto ad un concerto…. ma ti rendi conto di cosa dici?? sei uguale a loro! quelli che sparano pensando di risolvere, da una parte o dall'altra che siano. E spero però che rimani a sparare cavolate e non vai oltre. Ciao

Meno 8 anni fa su tio
Risposta a Shion
Non capisci nemmeno che ruolo ha la prossimità geografica e culturale nel modo di sentire/percepire un avvenimento drammatico come questo? Come quando ti muore un parente stretto, ti senti molto più colpito rispetto al caso in cui ti muore un conoscente, come pure la morte di un conoscente ti colpisce di più rispetto la morte di una persona che nemmeno conosci. Proprio per questo meccanismo, la morte di tutte le persone a Parigi colpisce di più perché oltre ad essere relativamente vicino, condividiamo molti aspetti culturali. Se poi a questo aggiungi la straordinarietà di questo tragico evento e che noi come occidentali ci sentiamo realmente molto più in pericolo, spiega tante cose. Infine proprio perché purtroppo in medio oriente le morti sono all'ordine del giorno, oltre a non fare più notizia e ad essere lontano, spesso non viene neanche riportato più nulla sui nostri media.

Shion 8 anni fa su tio
Risposta a Meno
Quello della parentela culturale vicina è un pò un'ipocrisia. Ci interessano taluni piuttosto che altri in realtà dovremmo tutti interessarci al bene per tutti. Poi di straordinario non c'è nulla, a parte per i più impreparati che vivono in una realtà virtuale. Eventi di questo tipo sono quotidiani in tutto il mondo e c'è di molto peggio. Spiacente ma io non sento nulla di vicino ad una manciata di persone appassionata per death metal. I testi li conosciamo tutti da tempo: Orribili.

Meno 8 anni fa su tio
Risposta a Shion
Come?? Vuoi dire che attentati che attentati da 129 morti e centinaia di feriti sono una cosa ordinaria in Francia e più in specifico a Parigi???? Mi sa che è meglio evitare di arrampicarsi sui vetri per evitare di dire castronerie.

Shion 8 anni fa su tio
Risposta a Meno
A me non interessa se sia a Parigi o meno cosa c'entra? Dimentichiamo l'attacco nella metropolitana di Tokyo? Quello a Londra? Spaventa di più l'ipotesi e la probabilità di questi eventi più che gli eventi accaduti, questo mi sembra che sono in pochi a realizzarlo! E finchè queste probabilità sono alte e le precondizioni esistenti, non c'è niente di più spaventoso perchè sappiamo a cosa andiamo in contro in questo preciso istante! Altro che partite di calcio, ristorante e concertino metal! Che oblìo!

Shion 8 anni fa su tio
Risposta a Lussy
Criticarmi come uguale a loro è estremamente semplificatorio. Senza nemmeno presentare un'opinione personale il tuo commento è inutile.

mgk 8 anni fa su tio
Almeno domani alle 13 la Somarauga x un minuto non dira cavolate

Meno 8 anni fa su tio
Risposta a mgk
non potresti seguire l'esempio perennemente?
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