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DAVOSInverno 2014/15, poca neve e molte vittime

20.04.15 - 16:42
Complessivamente 32 persone hanno perso la vita a causa di valanghe
Inverno 2014/15, poca neve e molte vittime
Complessivamente 32 persone hanno perso la vita a causa di valanghe

DAVOS - Un inverno con poca neve, particolarmente pericoloso, con temperature alte e un elevato numero di vittime di valanghe, è il bilancio straordinario della stagione invernale 2014/15 pubblicato oggi dall'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) di Davos.

L'inizio dell'inverno a novembre è stato caratterizzato da molta neve sull'intero arco alpino. Tale nevicata è rimasta però in molte regioni la più abbondante della stagione. Durante le festività natalizie numerose località ad altitudini comprese tra 1500 e 1800 metri erano prive di neve - non capitava dal 1989/90.

Tutti i mesi, ad eccezione di febbraio, sono stati troppo caldi. Al nord delle Alpi solo al di sopra dei 2200 metri la neve ha raggiunto uno spessore in linea con la media dei valori stagionali. Al sud alla stessa altitudine le nevicate sono invece state abbondanti. Inferiore alla media in tutta la Svizzera è stato l'innevamento al di sotto dei 2000 metri.

Un inverno pericoloso

"Questo inverno è stato più pericoloso rispetto alla media", scrive l'SLF precisando che "le condizioni meteo hanno fatto si che il manto nevoso relativamente sottile avesse una struttura sfavorevole" in particolare nelle regioni interne ma anche al nord. Il grado di pericolo 3 (marcato) è stato previsto più spesso rispetto al solito e in alcuni casi anche ininterrottamente per oltre un mese.

Complessivamente 32 persone hanno perso la vita a causa di valanghe: 10 in più rispetto alla media pluriennale, non accadeva dal 2000/01. Ad aver influenzato la statistica sono due gravi incidenti. Il primo si è verificato il 31 gennaio sul Piz Vilan, nei Grigioni. Una valanga ha ucciso cinque sciescursionisti di un gruppo del Club Alpino Svizzero. Quattro italiani sono invece morti il 21 febbraio dopo essere stati estratti dalla massa di neve al Gran San Bernardo, in Vallese.

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