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VAUD«La SEM analizzerà il caso»

09.02.24 - 15:15
Il Consigliere federale Beat Jans si è espresso in merito alla presa d'ostaggi avvenuta ieri nel Canton Vaud. «Forza e coraggio».
keystone-sda.ch (Laurent Gillieron)
Fonte ats
«La SEM analizzerà il caso»
Il Consigliere federale Beat Jans si è espresso in merito alla presa d'ostaggi avvenuta ieri nel Canton Vaud. «Forza e coraggio».

YVERDON - «La popolazione ha il diritto di vivere in sicurezza. Auguro alle persone colpite e alle loro famiglie di avere la forza e il coraggio di superare questi eventi». Così si è espresso su X il consigliere federale Beat Jans in merito alla presa di ostaggi avvenuta ieri sera su un treno regionale della linea Yverdon - Sainte-Croix, nel canton Vaud.

Il capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia ha aggiunto che la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) analizzerà il caso e le possibili conseguenze con i cantoni interessati: il sequestratore, poi ucciso dalle forze dell'ordine, sarebbe un richiedente l'asilo di 32 anni di nazionalità iraniana.

Attribuito al canton Ginevra - Quest'ultimo non era stato assegnato al cantone di Neuchâtel, come si era detto inizialmente. Stando alla televisione romanda RTS, il 32enne era arrivato in Svizzera nel 2022. Era stato dapprima registrato al Centro federale dell'asilo di Boudry (NE), ma poi attribuito al canton Ginevra. Era in attesa di una decisione sulla sua domanda di asilo.

«L'indagine è ancora in corso per determinare lo statuto dell'uomo», ha dichiarato all'agenzia Keystone-ATS Jean-Christophe Sauterel, portavoce della polizia vodese. Le forze dell'ordine, che sono state ringraziate da Beat Jans per il loro intervento, dovrebbero rilasciare ulteriori informazioni nella giornata di oggi.

Sequestrate 15 persone - Ieri sera, l'uomo ha sequestrato 15 persone su un treno regionale che circolava tra Yverdon (VD) e Sainte-Croix (VD). Il 32enne è stato poi ucciso dalla polizia al termine della presa di ostaggi durata quattro ore. Il sequestratore, che parlava farsi (lingua persiana) e inglese, era armato di un'ascia e di un coltello. Gli ostaggi sono rimasti illesi. Secondo i primi elementi dell'inchiesta, non si tratterebbe di un atto di terrorismo.

Durante la presa di ostaggi, il macchinista era in contatto con il suo diretto superiore. «Secondo le informazioni in nostro possesso, il suo comportamento è stato esemplare», ha dichiarato a Keystone-ATS Daniel Reymond, direttore della compagnia regionale Travys, che gestisce la linea.

«Stando a nostre informazioni (...) ha contribuito a calmare la situazione», ha proseguito Reymond. Era anche in contatto con il capo dei macchinisti, che si è recato a Essert-sous-Champvent (VD), dove il treno era bloccato.

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