Il candidato al Consiglio federale ha dato il proprio sostegno alla mozione presentata da Matthias Jauslin
BERNA - Matthias Jauslin, Consigliere nazionale PLR, ha presentato una mozione che chiede di sopprimere il tariffario TARMED, permettendo così ai medici di fissare i prezzi delle proprie prestazioni. Testo che, come rivela la Neue Zürcher Zeitung nella sua edizione odierna, ha ricevuto sia il sostegno del presidente della federazione svizzera delle casse malati Santésuisse che quello di Ignazio Cassis, candidato ticinese al Consiglio federale.
Il presidente di Curafutura promotore di una rivoluzione del sistema tariffario? Non proprio. «Non avrei mai sottoscritto una mozione che impone il libero mercato nel settore della sanità», ha dichiarato Cassis in propria difesa. Sarà il Consiglio federale «a dover mostrare in quale modo intende sbarazzarsi di un’eccessiva regolamentazione che, in quanto liberali, ci infastidisce molto», ha spiegato il Consigliere nazionale ticinese, precisando che i centri ospedalieri dispongono di una certa flessibilità e ricordando che i centri universitari ricevono compensazioni maggiori per fornire la stessa prestazione rispetto a quelli di campagna.
Curafutura, dal canto suo, ha mostrato un approccio più prudente affermando che «la concorrenza regolata in Svizzera non è un cattivo sistema», come precisato dal portavoce Rob Hartman. Più entusiasmo filtra invece da Santésuisse, che vede un’ottima possibilità per aprire nuovi scenari: «Per far funzionare il libero mercato è necessario che ci sia trasparenza sulla qualità delle cure», spiega la portavoce Sandra Kobelt.
Anche la Federazione dei medici svizzeri, per voce del membro della presidenza Urs Stoffel, condivide la posizione di Matthias Jauslin, specificando che sono molti i medici, soprattutto fra gli specialisti, a lamentarsi del TARMED: «Un avvocato con esperienza guadagna molto più di un novizio, ma per i medici questa differenza non esiste. E questo infastidisce molti miei colleghi», ha precisato Stoffel.