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BERNAProtezione delle minoranze, il coordinamento è insufficiente

10.04.17 - 10:29
Protezione delle minoranze, il coordinamento è insufficiente

BERNA - Le misure per proteggere le minoranze più a rischio vanno coordinate meglio. È l'opinione della piattaforma politica della Rete integrata Svizzera per la sicurezza (RSS), che tramite il suo delegato elaborerà insieme a Confederazione e Cantoni un apposito piano di protezione.

Coordinare meglio la protezione delle minoranze più minacciate corrisponde al mandato costituzionale di Confederazione e Cantoni, si legge in un comunicato odierno della RSS. Il piano di protezione non solo comprenderà un'analisi dei rischi, ma esaminerà anche i provvedimenti già in atto, il loro finanziamento nonché le condizioni quadro e le misure preventive ritenute necessarie.

Vista l'attuale minaccia terroristica, il rischio per la comunità ebraica è particolarmente alto. Per questo la strategia dovrà coinvolgere in prima battuta le comunità ebraica e islamica. Il sistema dovrà però essere flessibile ed estendibile ad altre minoranze. I lavori si concluderanno presumibilmente a fine 2017.

La RSS è formata da una piattaforma operativa e una politica. Di quest'ultima attualmente fanno parte il consigliere di Stato ticinese Norman Gobbi - in qualità di direttore della Conferenza governativa per gli affari militari, la protezione civile e i pompieri -, la ministra della giustizia Simonetta Sommaruga, il ministro della difesa Guy Parmelin e il presidente della Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia Hans-Jürg Käser.

Il Dipartimento federale di giustizia e polizia ha deciso di creare, presso l'Ufficio federale di giustizia (UFG), un servizio di coordinamento e contatto per le questioni religiose. In questo modo, in presenza di affari con forti implicazioni religiose, l'UFG sarà in grado di contribuire a migliorare il coordinamento interno e soprattutto a garantire i contatti e lo scambio d'informazioni tra i vari servizi federali che si occupano di questi temi.

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