La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati punta inoltre a eliminare il termine d'attesa di dieci giorni tra procedura preparatoria e celebrazione
BERNA - I fidanzati non dovrebbero più essere obbligati ad avere due testimoni per potersi sposare. Inoltre, il termine d'attesa di dieci giorni tra procedura preparatoria e celebrazione del matrimonio non dovrebbe più essere necessario. È quanto sostiene la Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati.
La commissione propone quindi al plenum di approvare una mozione in tal senso del consigliere agli Stati Andrea Caroni (PLR/AR). Con 5 voti contro 4 e 1 astenuto, i "senatori" sono favorevoli alla soppressione della presenza obbligatoria dei testimoni alle nozze.
Già oggi, questi ultimi non esercitano alcuna funzione di prova e non hanno pertanto più alcun valore giuridico. Secondo la maggioranza, i fidanzati che lo vorranno potranno comunque sempre sposarsi in presenza dei testimoni, mantenendo la tradizione.
Con 8 voti senza opposizione, la commissione si è pure dichiarata favorevole all'abolizione del termine d'attesa di dieci giorni tra procedura preparatoria e matrimonio. "Tale termine affonda le sue radici storiche nella procedura di annuncio, che è ormai scomparsa", si legge in una nota odierna dei servizi del Parlamento.