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I motivi che hanno portato alla revoca da parte della polizia non sono state comunicate alle autorità dell'aeroporto. Non è da escludere che la misura rientri nel quadro della riforma per la sicurezza
GINEVRA - In seguito ad una decisione della polizia ginevrina, una trentina di persone che lavorano all'aeroporto di Ginevra-Cointrin si sono viste ritirare a fine dicembre il lasciapassare che dava loro accesso alle piste. La notizia, rivelata oggi da Le Temps, è confermata dal portavoce dello scalo, Bertrand Stämpfli.
I motivi che hanno indotto la polizia a ordinare la revoca del lasciapassare non sono state comunicate alle autorità dell'aeroporto. "Non abbiamo partecipato alla decisione", precisa Stämpfli. Non è però escluso che la misura sia stata varata nel quadro della riforma delle procedure di sicurezza allo scalo, voluta dal Dipartimento ginevrino della sicurezza.
Il suo responsabile Pierre Maudet l'aveva annunciata a inizio dicembre, quando è stato rivelato che due cittadini francesi radicalizzati avevano lavorato a Cointrin come addetti ai bagagli. Il consigliere di Stato aveva allora indicato che gli effettivi della polizia nello scalo sarebbero stati aumentati al 1. gennaio. Maudet aveva inoltre annunciato un rafforzamento dei controlli delle tessere di accesso.
Al momento della loro assunzione, i due addetti ai bagagli radicalizzati non figuravano ancora nella schedatura di tipo "S" francese, nella quale sono repertoriati gli individui considerati come una potenziale minaccia per la sicurezza nazionale. Le due persone vi sono state inserite in novembre, quando non lavoravano più all'aeroporto.
La durata dei lasciapassare, in precedenza di cinque anni, è stata ridotta a due. Le tessere sono ritirate sulla base di informazioni o di controlli saltuari. All'aeroporto di Ginevra lavorano circa 10'000 persone, di cui buona parte è autorizzata ad accedere alle piste.
