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BERNALa Svizzera precisa suoi intenti in vista della Conferenza di Parigi

30.10.15 - 15:52
La Svizzera si oppone a una distinzione tra paesi emergenti e quelli in via di sviluppo
La Svizzera precisa suoi intenti in vista della Conferenza di Parigi
La Svizzera si oppone a una distinzione tra paesi emergenti e quelli in via di sviluppo

BERNA - Il finanziamento dei paesi poveri costituirà il fulcro dei dibattiti della Conferenza mondiale sul clima (Cop 21) di fine anno a Parigi. A questo proposito la Svizzera si oppone a una distinzione tra paesi emergenti e quelli in via di sviluppo, una separazione che si rivela a dir poco problematica. Lo ha indicato oggi alla stampa Bruno Oberle, direttore dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM).

Si tratta di una distinzione in base alla quale un paese come la Cina beneficia dello stesso trattamento riservato all'Etiopia e ciò non ha senso, ha precisato Oberle. Tutti gli stati devono impegnarsi a rispettare chiari obiettivi climatici, ma lo devono fare in funzione delle loro responsabilità e capacità reali.

Non tutti i paesi dispongono degli stessi mezzi: la Confederazione intende quindi sostenere finanziariamente - mediante fondi pubblici ma anche grazie a donazioni private - quelli più poveri.

Gli stati industrializzati hanno promesso di versare complessivamente, entro il 2020, 100 miliardi di dollari (98,8 miliardi di franchi svizzeri al cambio attuale) per sostenere i paesi in via di sviluppo: finora le promesse concrete hanno raggiunto 61,8 miliardi. "Siamo sulla buona strada", ha sottolineato Oberle, precisando che il contributo elvetico per il periodo fino al 2017 ammonta a 100 milioni di dollari.

Durante la Conferenza di Parigi bisognerà poi risolvere il problema del finanziamento dopo il 2020: secondo la Confederazione bisognerà procedere a un allargamento della cerchia di donatori, ha indicato Oberle.

Accanto alla questione del finanziamento, la Svizzera intende fare pressioni affinché si ottengano ulteriori riduzioni delle emissioni di CO2, in particolare incoraggiando investimenti su scala internazionale più rispettosi dell'ambiente. Berna chiede inoltre la formulazione a scadenze regolari di obiettivi di riduzione delle emissioni nocive e l'introduzione di controlli più severi.

ats

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