BERNA - La Svizzera sosterrà l'apertura di un Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani in Honduras. In base a un accordo firmato oggi a Berna, la Confederazione verserà 2,1 milioni di franchi a questo scopo per il periodo 2015-2017.
L'accordo è stato sottoscritto dal Segretario di Stato del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Yves Rossier e dall'Alto Commissario dell'ONU per i diritti umani, Zeid Ra'ad Al-Hussein, in occasione della sua prima visita di lavoro ufficiale a Berna, indica stasera una nota del DFAE.
Nell'ottobre del 2014, sei settimane dopo la sua entrata in funzione, Zeid Ra'ad Al-Hussein aveva dichiarato che l'Alto Commissariato avrebbe molto probabilmente dovuto rinunciare ad aprire uffici in Honduras e Burundi a causa della mancanza di fondi.
La Confederazione è presente nel Paese dell'America centrale da oltre 30 anni: tra gli assi d'intervento prioritari della Svizzera figurano il rafforzamento della giustizia e la lotta contro l'impunità, la protezione dei difensori dei diritti umani e l'integrazione di norme giuridiche internazionali nel diritto honduregno, precisa il DFAE.
Discussione sui migranti - Nel corso della sua visita nella città federale, Zeid Ra'ad Al-Hussein ha pure incontrato la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga con la quale ha discusso della questione dei migranti. I due interlocutori sono stati concordi nell'affermare che "la situazione nel bacino del Mediterraneo richiede azioni coordinate a livello internazionale, finalizzate innanzitutto a salvare vite umane".
Sommaruga si è detta peraltro "preoccupata" della situazione dei diritti umani in diversi Stati afflitti da crisi, come l'Eritrea, i cui abitanti sono costretti a fuggire per cercare asilo in altri Paesi. Secondo la presidente della Confederazione, la Svizzera teme che la situazione non sia affatto migliorata negli ultimi anni.