BERNA - I dipendenti delle Ferrovie federali svizzere (FFS) forniranno un contributo considerevole al risanamento della loro cassa pensioni: rinunciano infatti ad aumenti salariali tra il 2017 e il 2020 e a un giorno di vacanza all'anno nel periodo 2016-2018. Parallelamente le FFS verseranno nella cassa 690 milioni di franchi.
L'azienda - afferma in un comunicato - vuole così "contribuire a mantenere, oltre a posti di lavoro sicuri, anche interessanti condizioni di lavoro". Il versamento è finanziato con l'utile di FFS Immobili.
Per le FFS è "inammissibile un'ulteriore riduzione delle rendite" per i collaboratori, che avevano contribuito per anni al risanamento della cassa pensioni e dovevano rassegnarsi ad accettare perdite nelle prestazioni fino al 25%.