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SVIZZERAGioventù socialista in azione nella sede di un'azienda di armi

08.05.24 - 14:23
Gli attivisti si sono presentati alla Elbit Systems - produttore di armi israeliano - a Berna: «Vietare esportazioni dalla Svizzera».
Foto GISO Svizzera
Fonte GISO SVIZZERA
Gioventù socialista in azione nella sede di un'azienda di armi
Gli attivisti si sono presentati alla Elbit Systems - produttore di armi israeliano - a Berna: «Vietare esportazioni dalla Svizzera».

BERNA - Un'azione per chiedere il divieto di esportazioni di armi dalla Svizzera: è quello che hanno fatto stamattina alcuni esponenti della Gioventù socialista Svizzera, che si sono presentati davanti alla sede del produttore di armi israeliano Elbit Systems.

«Attraverso la sua stretta collaborazione con le aziende di difesa israeliane, la Svizzera è complice della morte di decine di migliaia di persone nella Striscia di Gaza», ha affermato Nicola Siegrist, presidente della GISO Svizzera.

«Allo stesso tempo, il governo federale e il parlamento continuano a trattenere la maggior parte dei fondi per gli aiuti all'UNRWA, il che è uno scandalo!» ha proseguito.

La GISO chiede «l‘immediata sospensione della cooperazione militare con Israele». In una nota, i rappresentanti della Gioventù socialista ricordano che «l'impresa di difesa israeliana Elbit Systems, che ha aperto una filiale in Svizzera, svolge unruolo importante nella cooperazione militare tra Israele e la Svizzera. Elbit Systems è il più grande appaltatore israeliano nel settore della difesa. Dal 2010 - si legge - la Confederazione svizzera ha assegnato a questa azienda importanti progetti di approvvigionamento per un valore di circa 600 milioni di franchi».

Alla luce di ciò, la Gioventù socialista chiede «l'immediato divieto di esportazione di beni militari e a duplice uso dalla Svizzera verso Israele, l'annullamento della licenza generale ordinaria di esportazione e il divieto per la Svizzera ufficiale di intrattenere rapporti commerciali con le aziende israeliane produttrici di armi. Allo stesso tempo - aggiugono - il governo federale deve sbloccare e raddoppiare i contributi dell'UNRWA».

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