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E' ampio il fronte per sostenere le linee del traffico regionale
BERNA - I risparmi previsti dal Consiglio federale per i trasporti regionali minacciano direttamente 160 linee. Intere regioni potrebbero essere escluse dai collegamenti pubblici. Lo hanno indicato oggi l'Associazione traffico e ambiente (ATA), i cantoni e gli ambienti turistici, che chiedono di fare marcia indietro.
Con il programma di consolidamento del governo 2011-2013, i sussidi federali al traffico regionale devono essere ridotti di 15 milioni di franchi all'anno. Maggiormente esposte ai tagli sono le linee degli autopostali: secondo l'ATA, esse rappresentano 130 delle 160 tratte minacciate.
La popolazione si vedrebbe costretta a spostarsi in automobile, con conseguente aumento delle emissioni di CO2. Bambini, scolari, persone anziane e handicappati - i principali utenti del traffico pubblico regionale - sarebbero i primi a essere colpiti. Ne soffrirebbe anche il turismo legato alle passeggiate e alle escursioni con gli sci: i punti di partenza per queste attività dovrebbero infatti essere raggiunti in automobile.
Questo provvedimento colpirebbe in pieno una regione di montagna come il Vallese. I trasporti pubblici sono un'opportunità turistica enorme per la Svizzera, ha sottolineato alla stampa Vincent Bornet, direttore aggiunto di Vallese Turismo.
Dal canto suo, il presidente della Conferenza dei direttori cantonali dei trasporti pubblici François Marthaler ha dichiarato che "si tratta di una provocazione nei confronti delle regioni periferiche". A suo modo di vedere, nel settore dei trasporti pubblici i cantoni non possono subentrate alla Confederazione, dato che la perequazione finanziaria costituisce per loro già un pesante fardello.
ATS
Foto d'apertura: Keystone
