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BIENNEConsigliere nazionale Ricardo Lumengo accusato di incetta di voti

19.02.10 - 15:23
Consigliere nazionale Ricardo Lumengo accusato di incetta di voti
BIENNE - Il consigliere nazionale socialista Ricardo Lumengo è sospettato di aver ottenuto voti irregolarmente alle elezioni del Gran consiglio bernese del 2006 ed è oggetto di un procedimento penale per incetta di voti. Lo ha rivelato lo stesso Lumengo in un comunicato confermando un articolo del "Blick".

Il primo parlamentare di colore riconosce di aver commesso un errore e afferma di non aver mai voluto falsare i risultati. Si dice pronto ad assumersi le proprie responsabilità, ma non evoca possibili dimissioni. Precisa inoltre di essere indagato per incetta di voti e non per frode elettorale, un reato più grave.

Nel comunicato, Lumengo spiega di aver aiutato alcuni elettori poco pratici a riempire le schede per l'elezione del parlamento cantonale, ma sostiene di aver sempre rispettato la loro volontà iscrivendo il suo nome o quello di altri candidati. Stando ad una perizia, la scrittura del consigliere nazionale figura su 44 bollettini di voto.

Lumengo nel suo comunicato fa riferimento alle elezioni cantonali del 2006, non parla invece dell'inchiesta contro ignoti sempre per incetta avviata nel 2007 dalla Procura federale in relazione alle elezioni in Consiglio nazionale. In quell'occasione le autorità di Bienne avevano notato che diverse schede erano state riempite con la stessa calligrafia o con una molto simile. Nella maggior parte dei casi vi figurava il nome di Ricardo Lumengo. Questo episodio non ha influenzato in alcun modo l'esito dello scrutinio. Le schede, inviate per posta, erano meno di 50 ed erano tutte accompagnate da documento di voto in regola: il Consiglio di Stato bernese aveva quindi dichiarato valido il risultato.

Il giudice istruttore Peter Thoma ha confermato oggi che il Ministero pubblico della Confederazione gli ha trasmesso all'inizio del 2009 un'inchiesta per presunta incetta di voti contro Lumengo. L'inchiesta è terminata ma, visto che il consigliere nazionale ha inoltrato un ricorso contro la pubblicazione delle conclusioni, il magistrato non può dire nulla in merito. L'interessato non ha menzionato questo punto nel suo comunicato e non era reperibile telefonicamente per un commento.

Lumengo, giunto in Svizzera dall'Angola nel 1982, ha ricoperto cariche politiche a tutti i livelli: comunale, cantonale e nazionale. La sua elezioni in Consiglio nazionale non può essere rimessa in causa visto che in Svizzera non esiste una procedura di destituzione. Le Camere federali però possono decidere di levargli l'immunità parlamentare se un tribunale lo richiede.

L'articolo 282bis del codice penale riguardante l'incetta di voti prevede che "chiunque raccoglie, riempie o modifica sistematicamente schede per un'elezione o votazione ovvero distribuisce schede siffatte è punito con la multa". La frode elettorale (art. 282) è punita più severamente con una pena detentiva fino a tre anni o una pena pecuniaria.

ATS
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