Dopo la riunione speciale del governo di ieri pomeriggio, unico elemento nuovo emerso è che il DFAE è stato incaricato di "seguire operativamente" il dossier. Merz e Calmy-Rey hanno lasciato intendere che la Svizzera potrebbe cambiare strategia, ma non hanno dato altre informazioni al riguardo. "Per ovvi motivi, non vogliamo discutere pubblicamente la futura strategia del Consiglio federale", ha dichiarato Micheline Calmy-Rey.
Il Consiglio federale si è limitato a comunicare che la Svizzera ha rispettato tutti gli impegni presi. "In questo senso - ha detto stamani il presidente della Confederazione Hans-Rudolf Merz - non sono io ad aver perso la faccia, ma chi non rispetta gli impegni assunti".
Merz e Calmy-Rey si sono limitati a ricordare la vicenda Gheddafi e ad esprimere la loro delusione. "Il problema non è in Svizzera, bensì in Libia", ha sottolineato Calmy-Rey". Non si hanno notizie dei due cittadini Svizzeri rapiti dalle autorità libiche, in "flagrante violazione delle norme internazionali. Ciò è inammissibile", ha aggiunto. "Nell'ambito delle regole dello Stato di diritto che la Svizzera rispetta - ha puntualizzato il presidente della Confederazione - non potevamo ragionevolmente fare di più".