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SvizzeraPerinçek condannato per negazionismo

09.03.07 - 11:50
Perinçek condannato per negazionismo

LOSANNA - Il politico nazionalista turco Dogu Perinçek è colpevole di discriminazione razziale per aver negato il genocidio armeno. Il tribunale di prima istanza di Losanna lo ha condannato oggi ad una pena pecuniaria di 9000 franchi (pari a 90 aliquote giornaliere di 100 franchi), sospesa con la condizionale, oltre ad una multa di 3000 franchi. È la prima volta che un'istanza giudiziaria elvetica si esprime sulla punibilità di chi non riconosce i massacri avvenuti fra il 1915 e il 1917 nell'allora impero ottomano.

La corte ha seguito le indicazioni dell'accusa, secondo cui il genocidio armeno è un fatto accertato, notorio, ammesso e definitivamente riconosciuto in Svizzera. Negarlo significa quindi violare l'articolo 261bis del Codice penale, che mette al bando varie forme di discriminazione razziale: è punibile fra l'altro fra chi "disconosce, minimizza grossolanamente o cerca di giustificare il genocidio o altri crimini contro l'umanità". Il procuratore e l'associazione Svizzera-Armenia, all'origine del processo, hanno rimproverato a Perinçek di aver agito con intenti razzisti, riprendendo in pratica un'ideologia alla base della morte di un numero di armeni che secondo alcune stime arriverebbe a 1,5 milioni.

Nei due giorni di dibattimento l'imputato, il suo avvocato e i testimoni della difesa hanno invece propugnato una tesi totalmente opposta. A loro avviso è sbagliato parlare di genocidio, perché durante la prima guerra mondiale non è vi è stata alcuna eliminazione sistematica della popolazione armena da parte dei turchi.

ATS
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