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Serge Pelletier ha spezzato una lancia in favore di Inti: "Meritava il Mondiale, credo che tra quindici anni, voltandosi indietro, vedrà quanto è stato decisivo con la Nazionale"
AMBRÌ – Il campionato si è chiuso da poco ma, per i professionisti dell’hockey nostrano, le vacanze sono già finite. L’Ambrì si è infatti rimesso a lavorare ieri “a secco”. Gli atleti biancoblù che non sono stati impegnati con le varie selezioni hanno cominciato a sudare e sbuffare per tentare di mettere fieno in cascina, con l’obiettivo di arrivare all’inizio della preparazione vera e propria – previsto per i primi giorni di agosto – in una condizione già buona.
“Ci saranno un paio di settimane di vacanza a luglio ma, per il resto, i nostri ragazzi non smetteranno mai di allenarsi – ha sottolineato Serge Pelletier, coach dei leventinesi – Questo periodo dell’anno è fondamentale: sono infatti convinto che senza un’adeguata preparazione fisica sia impossibile, per chiunque, poter disputare ad alti livelli le cinquanta partite di stagione regolare e i playoff”.
Tra gli ultimi ad aggregarsi al gruppo ci sarà Inti Pestoni, fresco di “bocciatura” Mondiale. Sean Simpson l’ha tagliato in extremis dal gruppo che prenderà parte alla rassegna iridata di Minsk.
“Inti ha grandi qualità e motivazione: meritava di partecipare alla competizione”.
Una rosa da trenta elementi non si può portare…
“E così, purtroppo, a farne le spese è stato il nostro ragazzo. Taglio a parte, sono convinto che il percorso di Inti con la maglia della Svizzera sia stato importante. Penso che Pestoni abbia fatto un altro passo verso la consacrazione definitiva e che un posto fisso nella Nazionale maggiore sia per lui a un passo”.
A quasi 23 anni è già un giocatore importante?
“Ma certo, assolutamente. Dei tanti che parteciperanno alla rassegna iridata, non solo per la Svizzera, molti non sono al suo livello. Sono convinto che Inti possa giocare senza problemi sulle piste internazionali. Già nell’ultimo campionato ha fatto grandi progressi, meritando tanto “ghiaccio”, prendendosi molte responsabilità e dimostrandosi decisivo sotto porta. Non dimenticate che ha chiuso l’anno nella top ten tra i top scorer”.
Pestoni ha il futuro davanti a sé. Un atleta del suo livello fino a dove può arrivare, alla NHL o alla KHL magari?
“Dipenderà molto da lui, dalla sua volontà. Non so se potrà misurarsi nelle maggiori leghe mondiali e non perché gli manchino le qualità: forse il suo obiettivo, più che il Nord America e la Russia, è quello di divenire dominante in Svizzera”.
