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HCLHabisreutinger: "Vi spiego come ci muoveremo sul mercato"

21.03.13 - 13:29
Il DS bianconero ha analizzato la situazione della rosa luganese in vista della prossima stagione, senza dimenticare quella appena conclusa, l’ultima per diversi giocatori
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Habisreutinger: "Vi spiego come ci muoveremo sul mercato"
Il DS bianconero ha analizzato la situazione della rosa luganese in vista della prossima stagione, senza dimenticare quella appena conclusa, l’ultima per diversi giocatori
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LUGANO – C’è amarezza in casa Lugano dopo l’eliminazione, forse fin troppo prematura, dagli ultimi playoff e lo si è capito anche dalle parole espresse mercoledì dalla presidente Vicky Mantegazza che ha messo un po’ tutto lo staff bianconero in discussione, ma proprio come detto dalla numero 1 dei sottocenerini “il tasto rewind nella vita non esiste e bisogna guardare avanti”. Proprio così e per questo motivo la formazione ticinese non può starsene ferma a leccarsi le ferite e infatti alla Resega si sta lavorando sul mercato per creare una rosa ancor più competitiva per la prossima stagione, così come ci ha spiegato il DS Roland Habisreutinger.

“Partito Steiner, anche Kamber l’anno prossimo non giocherà più con noi. La sua futura destinazione però non riguarda me e la società visto che lui è un free agent”, ha sottolineato come prima cosa Habisreutinger. I rumors che si sentono danno l’ormai ex 79 bianconero – miglior svizzero del Lugano nell’ultima stagione – vicino all’Ambrì… staremo a vedere.

Come era facile immaginare saluteranno le sponde del Ceresio anche Rosa e Linglet, giunti alla corte di Huras per dare una mano alla squadra in vista del termine della regular season e dei playoff. Mentre discorso a parte meritano sia Profico sia Pivron. “Pierrick sicuramente non resterà qui con un contratto sottoscritto col Lugano, cercheremo di trovare una soluzione con una licenza B con una squadra della Lega cadetta, ma prima di tutto dobbiamo affrontare il discorso di Leandro. Il suo contratto è ormai al termine e ora come ora non ha trovato ancora nessuna soluzione interessante, quindi stiamo valutando una soluzione two-ways in LNB perché comunque lui fa parte del nostro capitale: dobbiamo prima di tutto aiutare lui, ma questo non significa che firmerà un prolungamento a Lugano. Ci sono diverse cose da valutare”, ha chiarito il DS bianconero.

E Sannitz? Il ticinese quest’anno, dopo alcune divergenze avute con Huras ad inizio stagione, ha deciso di trasferirsi a Kloten, ma il suo cartellino appartiene ancora alla società di Vicky Manteggazza. “Siamo in trattative col suo agente per capire cosa fare: tanto dipende dalle possibilità che il mercato saprà offrire, quindi ora come ora è difficile dire se Raffa tornerà o meno. Noi abbiamo un contratto con lui, ma per entrambe le parti sarebbe più utile trovare un’alternativa anche per la prossima stagione, per far sì che lui possa andare avanti col suo sviluppo personale e fare poi ritorno a Lugano pieno di fiducia”, ha spiegato Habisreutinger.

Dando un’occhiata alla rosa e agli altri movimenti di mercato già definiti, si può notare come l’addio di Nummelin e la partenza di Nodari verso Rapperswil, potrebbero aprire un buco nella difesa visto l’arrivo, ora come ora, del solo Kparghai. Ma lo stesso DS bianconero ha voluto placare sul nascere ogni fantasia: “Con l’arrivo di Clarence, che tra l’altro è svizzero, abbiamo sicuramente migliorato il nostro contingente difensivo e inoltre così abbiamo già nove difensori. Penso e ritengo che siano abbastanza”. E per quanto riguarda lo straniero mancante? Per ora in rosa ce ne sono solo tre e, per una squadra come il Lugano, potrebbe essere impensabile iniziare la stagione così: “L’idea è quella di mettere sotto contratto un nuovo straniero, quando arriverà la firma però non lo so. L’importante sarà averlo qui per l’estate”, ha chiosato Roland.

La gioia, dopo i risultati sportivi ottenuti quest’anno, sicuramente non fa capolino neanche nell’animo e nella persona del DS che non è rimasto stupito dalle parole espresse mercoledì dalla sua presidente che ha messo in bilico anche la sua permanenza alla Resega: “È normale e giusto che sia così. Non abbiamo ritenuto i risultati sperati, quindi è ovvio che tutti ci dobbiamo mettere in discussione: fa parte del nostro lavoro”, sono state le sue ultime parole.

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