DERBYLugano, ora sei davvero guarito: steso l'Ambrì

LUGANO - Alla Resega è andato in scena il quarto derby stagionale tra un Lugano in netta ripresa e un Ambrì reduce dal beffardo ko casalingo con il Langnau. 

A vincere sono stati i bianconeri, apparsi più cinici e protagonisti di una prova convincente: la stracantonale si è chiusa con un netto 6-2. Troppo ampio il divario tra le due squadre: i leventinesi quasi mai sono riusciti a tenere il ritmo del loro avversario che, in aggiunta, aveva già giocato la sera prima. Da notare in casa sottocenerina la doppietta di Martensson e i tre punti messi a bilancio da Zackrisson (un gol e due assist). 

A livello di formazioni Doug Shedden ha praticamente confermato la squadra scesa in pista a Davos ad eccezione dell'assenza di Julien Vauclair, uscito infortunato dalla sfida in terra grigionese. Inseriti nel foglio partita pure Matteo Romanenghi, reduce dalla sontuosa tripletta realizzata ieri in LNB tra le fila dei Rockets, ed Elia Riva. 

Da parte biancoblù Hans Kossmann ha ritrovato Peter Guggisberg e ha schierato in porta Gauthier Descloux, al suo primo derby ticinese in carriera. 

I primi minuti della partita hanno regalato diverse percussioni offensive su entrambi i fronti. A rendersi maggiormente pericolosi sono stati i padroni di casa, abili ad affacciarsi con maggior insistenza dalle parti di un ottimo Descloux. Ques'ultimo nulla ha potuto al 9'29: in occasione della prima superiorità numerica della serata i sottocenerini hanno infatti "bucato" l'estremo difensore leventinese, grazie a una conclusione dalla blu di Furrer. Al 14' il sempre più brillante Luca Fazzini ha sfiorato il punto del raddoppio. Punto del raddoppio che è prontamente arrivato al 18'37 con Steve Hirschi, ben imbeccato da Zackrisson. 

Desideroso di risalire la corrente l'Ambrì è entrato in pista nel secondo tempo con molta energia. Al 21' Emmerton ha ridato slancio ai suoi, realizzando l'importante ma illusorio punto del 2-1 grazie a un perfido polsino che non ha lasciato scampo a Merzlikins. Al 26'29, dopo che Pesonen ha fallito l'occasione del 2-2, Gregory Hofmann ha però riportato la sua squadra a +2: il numero 15 locale ha sfruttato un nuovo powerplay in favore dei suoi, infilando la gabbia sopracenerina con un tiro preciso. Nei restanti minuti Lugano e Ambrì hanno tentato di trovare altre segnature, ma senza riuscirci. E così al secondo riposo si è andati con i bianconeri in avanti per 3-1.

Nel terzo periodo il gol di Zackrisson al 44'43 ha di fatto chiuso il quarto derby stagionale. I padroni di casa, tutt'altro che sazi, hanno poi trovato anche il 5-1 con Martensson. In seguito i sigilli di Monnet e nuovamente Martensson non hanno cambiato la sostanza di un match dominato dal Lugano.  

Se solo una decina di giorni fa nei corridoi della Resega ci si interrogava su quali misure prendere per far fronte alle enormi difficoltà, questa sera Klasen e compagni hanno potuto festeggiare il quarto successo di fila. In classifica gli uomini di Shedden sono adesso sesti a quota 45 punti. Ora si può dire: il Lugano è davvero guarito!

Ad Ambrì, invece, ecco la seconda battuta d'arresto di fila. Dopo aver attraversato un discreto periodo - quattro vittorie in sei partite - in Leventina si è tornati ad arrancare. Domani contro il Friborgo c'è in palio l'11esimo posto. 

LUGANO - AMBRÌ 6-2 (2-0, 1-1, 3-1)
Reti: 9'29 Furrer (Bürgler, 5c4) 1-0; 18'37 Hirschi (Zackrisson) 2-0; 21' Emmerton (Monnet, Zgraggen) 2-1; 26'29 Hofmann (Zackrisson, Wilson, 5c4) 3-1; 44'43 Zackrisson (Hofmann, Sartori) 4-1; 48'21 Martensson (Klasen) 5-1; 53'36 Monnet (Pesonen) 5-2; 54'01 Martensson (Wilson) 6-2. 
Lugano:  Merzlikins; Furrer, Chiesa; Klasen, Martensson, Fazzini; Wilson, Sartori; Hofmann, Zackrisson, Bürgler; Ronchetti, Hirschi; Bertaggia, Sannitz, Walker; Riva, Romanenghi; Reuille, Gardner, Morini.
Ambrì: Descloux; Mäenpää, Zgraggen; Pesonen, Emmerton, Monnet; Jelovac, Ngoy; Lauper, Hall, Berthon; Gautschi, Fora; Bianchi, Fuchs, Guggisberg; Kostner, Berger; Bastl, Kamber, Lothak.
Penalità: 2x2' Lugano; 5x2' Ambrì
Note: Resega, 7'488 spettatori. Arbitri: Eichmann, Fischer; Obwegeser, Wüst.